Inter alla 7a: rispetto al 2016/17 migliorano attacco, difesa… e partenze

L’ottimo inizio avuto dall’Inter in questo campionato è stato avvertito già alle prime gare stagionali, ma nel corso delle settimane ha avuto un’espansione sempre più rapida. Col passare del tempo, ma soprattutto con sempre più risultati utili a favore, la necessità di un confronto con quanto collezionato lo scorso anno, alla 7a di campionato, si è fatta sentire. In esclusiva per SpazioInter abbiamo raccolto numerosi dati per tracciare un bilancio della prima Inter targata Luciano Spalletti, con i numeri tutti dalla parte del tecnico di Certaldo. Primo riscontro alla mano, quello sui punti. Le sei vittorie di quest’anno, con il pari di Bologna, parlano di un’Inter terza in campionato con 19 punti. Otto in più dello scorso anno, quando con le tre vittorie ed i due pareggi arrivarono le sconfitte di Roma, con i giallorossi, e Verona, contro il Chievo al debutto.

I GOL DELL’INTER NEL SEGNO DEL 5

Per la truppa di Spalletti, ancora imbattuta in campionato, il tabellino presenta una costante rispetto alla 7a di un anno fa, ovvero la differenza nei due riscontri. Maggiori i gol fatti: 14 in questa stagione (6 a San Siro), contro i 9 dell’era De Boer, con 4 realizzati in casa. Mauro Icardi cannoniere indiscusso, con 6 gol all’attivo e due doppiette in entrambi i casi. Per l’attaccante argentino 3 reti in casa quest’anno: nel 2016/17 sono state 2. In chiave gol subiti, difesa di ferro quella guidata dalla coppia Skriniar-Miranda, perforata solo 3 volte e sempre in trasferta. Con De Boer le reti incassate furono 8, di cui 3 al Meazza.

INTER MENO BELLA E PIU’ CINICA: CALA IL POSSESSO PALLA

Unico dato inferiore, oltre ai gol subiti, è quello del possesso palla. In queste prime sette giornate, l’Inter ha collezionato il 54% di possesso in casa e il 57% fuori. Un discorso che viene avallato dal dato sul massimo possesso ottenuto, sia a San Siro che in trasferta: a Crotone i nerazzurri hanno raggiunto il 63%, mentre il minimo viene dal Meazza, con il 48% di Inter-Fiorentina. Il dato dello scorso anno con De Boer presenta un 59% di media casalinga e il 60% in versione trasferta. Massimo che questa volta viene dalle mura amiche: 69% in Inter-Palermo, mentre il minimo raccolto è il 47% a Empoli. Un confronto che sottolinea come per Spalletti il possesso palla sia in lieve calo, ma che a giudicare dai risultati racconta di un’Inter molto più cinica che colleziona risultati anche con una trama di gioco meno ampia.

MERCATO: STESSI ARRIVI PER L’INTER MA CESSIONI MAGGIORI

Dal punto di vista del calciomercato, considerando la sola sessione estiva, sia quest’anno che la scorsa stagione gli acquisti sono stati otto. Dato identico, considerando il tesseramento di Padelli, svincolato, e quello di Manaj lo scorso anno, quando sono stati pagati i 500mila euro di riscatto. La cifra da non trascurare è però quella delle partenze, con ben 16 cessioni totalizzate quest’anno da Ausilio e Sabatini, contro le 11 del 2016/17. Ma mentre nel conteggio risulta anche la fine del prestito di Adem Ljajic dalla Roma, nel dato 2017/18 non sono considerate le cessioni di svincolati come Palacio e Carrizo. Numeri importanti che si rispecchiano anche nei conti per il FFP, rispettato a pieno grazie al lavoro dei direttori sportivi. Un bilancio totalmente positivo che dimostra come Luciano Spalletti ed il suo staff abbiano invertito la rotta di crescita, con risultati che danno ragione al tecnico.

 

Fonte foto: screenshot

 

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