Brozovic, ultima scoperta in casa Spellatti. E se fosse lui il trequartista?

Indecifrabile, svagato, lento, geniale, immarcabile, su Brozovic se ne son dette tante e molto altro si dirà ancora, ma se il croato ripete la partita col Benevento nel derby sarà il nuovo Messia. Ma è tutta farina del suo sacco o Spalletti sta plasmando un nuovo Brozovic, meno Epic e più decisivo.

Brozovic, se questo è il trequartista ben venga

Marcelo Brozovic non è un giocatore qualsiasi. E’ sicuramente il più indecifrabile dell’Inter, dall’esordio (con rivedibile ciuffo biondo) a sicura cessione estiva fino alla doppietta di ieri, dove da trequartista ha dato il meglio di sé.

La Gazzetta dello Sport analizza la gara di Brozovic come un compendio di quello che Spalletti chiede all’uomo che si muove alle spalle di Icardi. Al 19’ si inserisce alla perfezione sul cross di Candreva (criticato ultimamente, l’azzurro
qui fa un vero numero fintando sul destro e pennellando con l’altro piede) e colpisce di testa. Prima rete aerea per l’ex Dinamo Zagabria ­ la quarta della miglior squadra in A ­, che non segnava dal dicembre scorso, al Genoa. E anche allora fu una doppietta. Tre minuti dopo l’invasato Marcelo ruba a Icardi una punizione che si era guadagnato con uno splendido triangolo con lo stesso capitano e disegna la parabola perfetta, a togliere la ragnatela nel sette più lontano.

Brozovic l’intermittente, il giocatore silenzioso che dribbla i microfoni, quello dei selfie provocatori o ingenui, alla fine potrebbe rivelarsi il mister X che consegna un valore in più al centrocampo, cui manca un giocatore dai piedi buoni che sappia accelerare.

Spalletti a fine gara ha dichiarato “Brozo ha le caratteristiche giuste per quella posizione. Se poi ci mette anche i
gol… Ma tutti i miei centrocampisti possono fare questo, anche Joao lo aveva fatto bene giocando per le esigenze
della squadra. Non ero preoccupato prima e non credo di avere trovato la soluzione definitiva ora”

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