Inter, dopo 5 giornate solo Mancini ha fatto meglio di Spalletti post-Triplete: il confronto

Inizio di campionato: solo Roberto Mancini ha fatto meglio di Luciano Spalletti nelle ultime stagioni. I numeri iniziali dicono questo, prendendo come esempio la stagione 2015/16 e quella attuale in corso.

Mancini o Spalletti, ecco che dicono i numeri

La partenza sprint dell’Inter attuale ha ricordato a tanti la stagione 2015/16, quando a sorpresa (e con tanti 1-0) Mancini guidò per larghi tratti il campionato. Nelle prime 5 partite arrivarono altrettante vittorie (Atalanta, Carpi, Milan, Chievo, Hellas Verona) salvo poi collassare con la Fiorentina nella gara interna persa per 4-1 con tripletta di Kalinic.

Spalletti fa leggermente peggio, pareggiando 1-1 dopo 4 vittorie. Il parallelo però si fa interessante dalla sesta giornata dei Mancio-Boys. Infatti con le prime crepe mentali dovute alla sconfitta con i viola arrivarono in sequenza 3 pareggi con Samp, Juve e Palermo, quasi si fosse tirato del tutto il freno a mano, evento che poi ricapitò a Natale quando dalla sconfitta interna con la Lazio l’Inter dilapidò tutto quello fatto di buono sino a quel momento.

C’è tempo per Luciano

Il vero esame, o paragone, tra Spalletti e Mancini sarà proprio dalle prossime giornate. Genoa e Benevento anticiperanno il derby, spartiacque tra chi parla di scudetto e chi realisticamente vede l’Inter “solo” tra le prime quattro. Troppo recente è il calo mentale dell’Inter nella scorsa primavera. Una debacle che portò a due punti in due mesi e che costò l’Europa League. Spalletti, come Mancini, arriva all’Inter proprio per dare una mentalità e una scossa diversa.

Il Mancio-bis è stato un fallimento, ora spetta a Spalletti far reagire l’ambiente nerazzurro. Intanto due le differenze, la squadra di Mancini fu ribaltata come un calzino con 12 acquisti tra cui Perisic, Miranda, Murillo, Ljajic, Melo e Jovetic. Spalletti ha fatto pochi cambiamenti (anche per il FPF) ma l’ossatura dell’Inter tende ancora a sbandare. Tra i punti in comune la difficoltà di Icardi nel trovare il gol quando viene mal servito, con il rigore di ieri che arriva dopo l’opaca prestazione contro il Crotone, mentre con Mancini il capitano ha vissuto anche la panchina.

Quello che si dovrà evitare è il tracollo mentale, come successo con Pioli e con Mancini, quando nel 2015 Torino, Genoa, Lazio e Sassuolo umiliarono i nerazzurri nelle ultime giornate di Serie A.

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