Inter capolista, ma non facciamoci illusioni: migliorare partita dopo partita

L’alba del giorno dopo è dolce per i nerazzurri. Archiviato lo spavento dei 90 minuti con la SPAL, l’Inter capolista guarda al campionato e alla classifica sorridendo. Numeri alla mano, i nerazzurri sono tra i migliori d’Italia, per il momento. Ma bisogna volare basso.

DOPO 3 GIORNATE, INTER CAPOLISTA CON JUVE E NAPOLI

Fiorentina, Roma e SPAL. Ecco, finora, le tre vittime dell’Inter, che dopo 3 giornate ha conquistato 9 punti. Un ottimo avvio, certificato anche dalla classifica, che vede ora i nerazzurri a punteggio pieno. In vetta, con la squadra di Spalletti, ci sono Juventus e Napoli, in attesa di capire quando recupereranno Sampdoria-Roma, con i blucerchiati che potrebbero raggiungere il terzetto di testa. Sono certamente buone notizie per l’Inter che, oltretutto, può dare un’occhiata al calendario e, vedendo il percorso fino al 15 ottobre, giorno del derby, può sorridere. Crotone, Bologna, Genoa e Benevento prima di Inter-Milan. Dopo i dubbi riguardanti Fiorentina e Roma, insomma, la strada può considerarsi in discesa.

NIENTE FACILI ENTUSIASMI: LA STRADA E LUNGA E SERVE CONCENTRAZIONE

9 punti che fanno piacere. 9 punti che, però, dicono meno di nulla. Il motivo è ben chiaro: si, l’Inter è a +3 sul Milan e, potenzialmente, +6 sulla Roma, rivali per la Champions. Ma, per far capire quanto sia utile questo dato, sono gli stessi arrivati nelle prime giornate del campionato 2015/2016, quello del Mancini bis. Alla fine, l’Inter giunse quarta, mancando la qualificazione alla Champions dopo essere stata vicecampione d’Italia al giro di boa. Ora, nessuno vuole fare da detrattore o portatore di sfortuna, ed è vero che il quarto posto, quest’anno, vale l’accesso ai gironi. Ma 9 punti sono ancora troppo pochi: serve mantenere alta la concentrazione. Il pericolo di un rilassamento è dietro l’angolo e, considerata la tendenza dell’Inter a sbagliare l’approccio alla gara o a soffrire con le piccole, evitare proclami ed eccessivo entusiasmo è la parola d’ordine. Perché a perdere 2-1 con il Crotone come lo scorso anno è un attimo. Testa bassa, l’obiettivo è lontano.

fonte foto: screenshot YouTube

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