Le gare con le nazionali hanno confermato i sorrisi di inizio stagione per Antonio Candreva e Ivan Perisic. I due sono gli autori di tutti i passaggi decisivi per i 3 gol stagionali di Mauro Icardi, in un reparto offensivo che li rende intoccabili.
Candreva e Perisic, quando le nazionali confermano la loro classe
Antonio Candreva, scrive La Gazzetta dello Sport, è stato votato all’unanimità come migliore in campo contro Israele. Gara difficile e risolta grazie ad un suo assist per Immobile. Ciò che ha colpito è l’applicazione nella partita, sia offensiva che difensiva, movimenti senza palla che l’esterno italiano ha migliorato con Spalletti.
Candreva infatti è passato lo scorso anno dal 4-2-3-1 di de Boer al 4-3-3 di Pioli, perdendo lucidità sulla fascia a causa dei troppi ripiegamenti nelle due fasi e una minor copertura a centrocampo. Ora Spalletti pretende una squadra mai lunga più di 40 metri, con l’ex laziale che manda a memoria i movimenti richiesti con Danilo D’Ambrosio.
La brillantezza in azzurro è la risposta di Candreva alla nuova concorrenza di Karamoh e Cancelo, col francesino che spinge forte.
Concorrenza che non esiste sul binario di sinistra. Ivan Perisic è l’assoluto protagonista di quella zona, come fosse un nuovo acquisto, visto che tanti, se non tutti, davano per fatto il passaggio allo United.
Perisic però è stato voluto fortemente da Spalletti. Giocatore devastante in grado di infiammare qualsiasi partita, come contro la Roma quando umiliò Juan Jesus.
Prestazioni che spiegano l’adeguamento di contratto, ora fermo a 3 milioni fino al 2020 ma pronto per arrivare a 4,5 fino al 2022, allontanando così le ricche sirene della Premier.
Le parole di Spalletti spiegano il perché Perisic è il top player della squadra: “Può far la differenza, è uno dei più professionali. Fa dei recuperi di posizione per il compagno che non pensavo fossero possibili. Lo fa solo chi ha un sentimento verso la squadra. Antepone il lavoro sporco alle energie da tenere per il gol“.