Ronaldo, ex nerazzurro che investe negli e-sports

Sono passati esattamente 20 anni da quel magico 20 di giugno 1997, indelebile nella memoria non solo per i tifosi interisti ma anche di altre squadre. Sì, perché fu proprio in quella data che sbarcò sulla sponda nerazzurra di Milano uno dei più grandi campioni di tutti i tempi, Luis Nazario da Lima, meglio conosciuto come Ronaldo. 48 miliardi d’euro ben investiti, considerando la vittoria della Coppa Uefa a Parigi nel 1998 e il Pallone d’Oro, senza il bisogno di aggiungere che i sogni non hanno un prezzo. E poi il terribile infortunio contro la Lazio, che marcò la carriera del campione definitivamente.

Veniamo ora al periodo post-calcistico del “Fenomeno”, che dopo aver appeso le scarpette al chiodo ha continuato a restare sotto i riflettori dedicandosi a una carriera professionistica come giocatore di poker e lanciandosi, a partire da inizio 2017, nel campo degli e-Sports investendo nel team brasiliano CNB. Ronaldo ha comprato insieme a due suoi connazionali il 50% delle quote, lasciando l’altra metà in mano ai fratelli fondatori della squadra – Cleber “Fuzi” Fonseca e Caros “Fury” Jùnior. Il campione è il primo sportivo “tradizionale” che si cimenta nell’investimento in uno sport virtuale, motivazione ulteriore per renderlo orgoglioso di questa nuova avventura che vede il team iscritto nel Campeonato Brasiliano League of Legends (CBLoL).

Con i loro 134 milioni di fan, gli e-Sports in generale si stanno mostrando sempre più competitivi a livello mondiale e in uno stato di crescita costante, con 610 milioni di dollari tra investimenti, sponsorizzazioni, premi e compensi ai giocatori nel 2015. Non solo, l’anno scorso Forbes ha pubblicato un articolo che evidenzia le somiglianze tra eSports e il poker online. Entrambe le categorie sono composte da vip e giocatori famosi, apprezzano il mondo delle scommesse e dei giochi a premi e spesso richiedono le stesse caratteristiche per il successo, come la pazienza, la disponibilità a rischiare e la capacità di concentrarsi per lunghi periodi.

Il primo uomo di calcio ad avvicinarsi al mondo degli e-Sports in Italia è l’eclettico presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, che in un’intervista rilasciata al Secolo XIX ha dichiarato di aver ingaggiato “Lonewolf92”, uno dei migliori giocatori di Fifa a livello nazionale. Una maniera per avvicinare il calcio giocato in forma “tradizionale” alla sua versione in linea e stringere i rapporti con grandi club europei quali Paris Saint Germain e Manchester United, attraverso sfide di Fifa contro i loro rispettivi “Lonewolf”.

Dal calcio giocato a quello virtuale il passo è breve, così come lo è dai videogiochi classici a quelli online, che permettono tra l’altro non solo di sfidare persone in carne ed ossa e che si trovano al lato opposto del mondo, ma anche di scommettere sui risultati di un campionato avvincente come quello del LoL brasiliano.

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