El Tanguito Banega, un saluto amaro per quello che poteva essere e non è stato

Éver Maximiliano David Banega, chiamato anche ‘El tanguito’. Saluta l’Internazionale di Milano dopo appena 12 mesi dal suo arrivo, un talento così cristallino che tanto ricorda Wesley Sneijder. Sei reti e otto assist il suo bottino stagionale ma anche tanta panchina e tante prestazioni in chiaro scuro. E adesso, il ritorno a casa: Siviglia lo aspetta.

QUANDO NON BASTA SOLO IL TALENTO

Fonte: profilo Instagram Banega

Circa un anno fa, l’argentino arrivava a Milano a parametro zero carico di aspettative personali e della stima di quanti l’hanno visto vincere per due volte l’Europa League. Centrocampista con un’ottima visione di gioco e una carattere deciso e con un’esperienza che sembrava ideale in un club in rampa di lancio come l’Inter. Banega ha iniziato in sordina e ha trovato un breve exploit a inizio girone di ritorno (prestazioni super contro Cagliari e Atalanta) ma da lui ci aspettava di più. In un calcio fisico come quello italiano, può non bastare la tecnica e soprattutto in una stagione tribolata come quella nerazzurra, tutto è diventato più difficile.

ANNO DIFFICILE PER L’INTER

Nell’arco di questo anno passato, solo a sprazzi si è percepito cosa l’argentino fosse capace di fare. Un giocatore con un intelligenza tattica e un talento così non si vedeva da tempo all’Inter. Ma tutto questo, non è bastato per fare davvero bene in Italia. Il dispiacere più grande è privarsi di un giocatore della sua qualità già dopo una stagione, senza aver mai avuto la reale occasione di mettersi in gioco in una squadra in grado di avere i giri giusti nel motore. Al Siviglia è sempre stato un leader in mezzo al campo, a Milano ha trovato una squadra mai compatta e troppo condizionata dai cambi di allenatore e dai risultati deludenti.

MATRIMONIO TERMINATO TROPPO PRESTO

Il dispiacere più grande dei tifosi dell’Inter è non aver potuto gioire con lui, come ci si aspettava. Ma sicuramente Éver Maximiliano David Banega avrà dalla sua parte per sempre stimatori nerazzurri. Forse questo ‘matrimonio’ doveva farsi in altri tempi, sicuramente migliori. Adesso alla società milanese resta solo la plusvalenza di 9 milioni e quel rammarico per quello che poteva essere e non è stato. In bocca al Lupo Tanguito.

Fonte foto copertina: inter.it

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