GdS – Il metodo Luciano, dalle fondamenta a elastici e postura

Il 3 luglio sarà il primo giorno di scuola per la nuova Inter. Chi ci arriva caricato a mille è Luciano Spalletti che sa che dovrà ricostruire una squadra con pochissime certezze. Il tecnico di Certaldo però ha un suo metodo e far gruppo è il primo comandamento.

Dalle fondamenta agli esercizi per la difesa

Fonte foto: inter.it

Appena arrivato a Roma, scrive La Gazzetta dello Sport, Luciano Spalletti aveva trovato le macerie dell’era Garcia. Il primo periodo lavorò solo con la linea difensiva, ripartendo dalla tecnica di base con Rudiger e Manolas, roba da terza categoria, ma che umilmente ha iniziato a dar subito i suoi frutti ponendo le basi per una difesa a 4 o a tre e mezzo, utile poi quando per infortunio i giallorossi persero Mario Rui e Florenzi.

Il passo obbligatorio per Spalletti è un lavoro psicologico. L’Inter dello scorso anno ha spento la luce troppe volte, ma il nuovo tecnico ha modi anche poco ortodossi per dar la sveglia, chiedere a Manolas e Salah appesi al muro per una discussione interna e poi difesi sempre pubblicamente, un comportamento che i giocatori hanno sempre apprezzato, come infatti spiega un secondo posto quando nella Capitale già sapevano dell’addio.

Dai tempi di Mourinho non si vede un allenatore alla Pinetina pronto a massacrare i suoi in allenamento. A Roma i giocatori si lamentarono di allenamenti troppo blandi con Garcia, Spalletti arrivò, trovò due preparatori inviati da Pallotta e disse loro: “Ok, tutto bene, ma ora si fa a modo mio” e chiamo il preparatore Marcello Iaia, con lui anche all’Inter.

Da quel momento cambiò tutto, come ciò che serve all’Inter per ritornare Pazza, ma in senso positivo.

Impostazioni privacy