Don Rodrigo oggi ai saluti: storia di un leader silenzioso con un unico grande rimpianto

Quella di oggi sarà l’ultimo match con l’Inter di Don Rodrigo PalacioEl Trenza saluterà stasera il club nerazzurro e Milano nella sfida contro l’Udinese. L’argentino dirà addio ai colori della Beneamata dopo tante reti, assist e prestazioni di cuore ma con un unico grande rimpianto: non aver vinto neanche un trofeo nella sua esperienza milanese.

“ADDIO, ADDIO, AMICI ADDIO”

È l’ultima partita della stagione. È l’ultima partita di Totti con la Roma. È l’ultima partita di Juan Pablo Carrizo con l’Inter. È l’ultima partita di Don Rodrigo Palacio con la casacca nerazzurra. Tanti gli addii quest’oggi, inevitabile dato il termine dell’intera stagione. I giocatori “di una certa età” sono ai saluti; e oggi, purtroppo, tocca anche al Trenza. Don Rodrigo ha deciso di sposare il progetto di ricrescita nerazzurra nell’ormai lontano 2012. Era il post Triplete, era una squadra da ricostruire dati gli esuberi di quella indimenticabile stagione, sotto la guida di Mourinho.
In questi 5 anni nerazzurri è mancato un trofeo alla punta argentina, ma non per sue responsabilità. È stato protagonista di un periodo assolutamente negativo per i nerazzurri, ma ha dato sempre il massimo, e gliene va dato atto e soprattutto merito. Ha costantemente meritato di indossare la maglia nerazzurra; cosa che non tutti sono stati in grado di fare. Meritare di far parte di una società importante quale quella nerazzurra non è da tutti, e lui ci è riuscito a pieno.

QUEL TACCO NEL DERBY…CHAPEAU!

È vero, non ha conquistato alcun trofeo in questi anni nerazzurri. Acquistato dal Genoa, ricordava un po’ l’operazione Milito. Quel tango argentino lì davanti prometteva spettacolo, ma il resto della rosa, diciamocela tutta, era quel che era. Non sono però mancate le soddisfazioni che il Trenza ha potuto meritatamente guadagnarsi.
22 dicembre 2013. Inter – Milan. È il solito, attesissimo derby della madonnina; una partita spenta, ma accesa d’un tratto da un lampo argentino, firmato Don Rodrigo Palacio.
Onore a lui ad aver anche solo pensato ad un gesto tecnico di una bellezza tale da restare interdetti. Era nel finale, un goal tanto bello quanto importante; tifosi in delirio, che urlano a squarciagola il suo cognome.
Perché “ha segnato, con il numero 8, Ro-dri-go PA – LA – CIO

Un’ultima volta chiedono i tifosi a Palacio, per poter esultare ancora per un suo goal.
Grazie Rodri, grazie di tutto!

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