Pioli come Ranieri e Stramaccioni: dopo un ottimo inizio, il rapido declino

Il finale di stagione è stato deludente: con 2 punti nelle ultime 5 partite, è crisi Pioli non è riuscito a tenersi stretta l’Inter e raggiungere l’obiettivo minimo richiesto. In questo senso, l’ex Lazio ha seguito le orme di vecchi allenatori. Come Ranieri e Stramaccioni, ad esempio.

CRISI PIOLI, PROPRIO COME RANIERI E STRAMACCIONI

Nemmeno Stefano Pioli è riuscito a cambiare il copione. Molti allenatori sulla panchina nerazzurra, agli inizi della loro esperienza, hanno avuto un ottimo inizio, condito da grandi vittorie e grandi speranze. Ma nel lungo periodo, i fatti hanno dato torto a chi, naturalmente, è stato poi eletto vittima sacrificale. Gli esempi cardini sono Ranieri e Stramaccioni. L’ex Roma, giunto sulla panchina nerazzurra dopo l’esonero di Gasperini, ebbe un buon inizio, con 8 vittorie in 9 partite tra la nona e la diciottesima giornata di ritorno. Rendimento che, allora come oggi, avvicinò l’Inter alla Champions. Poi, il declino tra febbraio e marzo, che portò all’esonero del tecnico dopo la sconfitta dello Stadium per 2-0 contro la Juve. 

Il 1 aprile, in Inter-Genoa 5-4 (guarda caso…) esordì, invece, Andrea Stramaccioni. Il tecnico, fresco vincitore della Next Gen Cup, l’allora Champions primavera, fu promosso in prima squadra. Nelle poche partite che rimasero, il tecnico fece vedere ottime cose, come il 4-2 nel Derby con tripletta di Milito. Un rendimento che convinse la società ad investire su di lui, affidandogli la panchina per la stagione 2012/2013.

STRAMACCIONI “CAMPIONE” DI SALTO IN ALTO E FALLIMENTO

La stagione 2012/2013 si apre in modo strano. L’Inter domina in trasferta, ma perde in casa: 1-3 contro la Roma e 0-2 contro il Siena. Da allora, però, inizia un’ascesa che porterà i nerazzurri a violare lo Juventus Stadium il 3 novembre 2012 e portarsi ad un punto dai campioni d’Italia. Due settimane dopo, però, l’Inter perde a Parma. Da lì, inizia un declino che porterà i nerazzurri a chiudere il campionato al nono posto, dopo essere stati ad un punto dallo scudetto.

Lo stesso si può dire per Pioli. Non partito benissimo, con un distacco dal terzo posto non indifferente, ha inanellato una serie di 7 vittorie di fila in campionato, portando l’Inter addirittura a 3 punti da Napoli e Roma. Poi, il declino. L’1-3 firmato Nainggolan ha portato i nerazzurri a perdere contatto. Fino ad arrivare alla debacle di Firenze, che ha allontanato anche la zona Europa League. L’ennesimo caso di un allenatore tanto vicino all’obiettivo quanto poi incapace di perseguirlo, chiudendo addirittura la stagione in modo pessimo.

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