Dopo Elkann e Chiellini, ecco Buffon. Ma non era la Juventus quella tirata sempre in ballo?

Le ultime dichiarazioni di Gianluigi Buffon, che hanno riguardato “indirettamente” l’Inter, non passeranno inosservate. E se vengono dopo le frasi di John Elkann e Giorgio Chiellini, sono condannate a non restare un caso isolato. Continuano le polemiche Inter Juventus continua a far discutere.

POLEMICHE INTER JUVENTUS, PARLA ANCHE BUFFON…

Le frasi del capitano e portiere bianconero Gianluigi Buffon sono pesanti. “Non riesco ad apprezzare chi crea casi su questioni inesistenti. Tollero la polemica su cose veritiere. Quando sono cose inesistenti, devi stare zitto e dire che bisogna lavorare. Se poi fai fare la panolada a Tizio e Caio, allora sei fuori strada. E non posso apprezzarti o stimarti” . I motivi per cui queste frasi fanno storcere il naso sono molteplici. Innanzitutto, il riferimento all’Inter è chiaro. Solo a San Siro, infatti, dopo lo scontro con i bianconeri c’è stata la cosiddetta panolada, chiaro simbolo di contestazione pacata. Inaccettabile, secondo Gianluigi Buffon. Inaccettabile secondo il portiere di una squadra che, per protesta contro l’Italia calcistica, all’ingresso del suo stadio presenta un numero di scudetti universalmente sconosciuto a tutti, meno che a loro. 

Insomma, tra le righe, e questo è innegabile, c’è l’Inter. Se non ci fosse stato il club nerazzurro, inoltre, le parole non avrebbero certo perso aggressività o acquisito maggiore sportività. Sono parole pesanti, a prescindere dal destinatario. Perché i casi ritenuti da Buffon inesistenti non lo sono poi così tanto. A meno che non ci si chiami Graziano Cesari, per il quale è prima D’Ambrosio a tenere per la maglia Lichtsteiner con due trattenute di intensità clamorosamente sfavorevoli allo svizzero, il rigore c’è. La frase finale, poi, contiene un messaggio molto semplice: non stimo l’Inter. Qui è doveroso distinguere l’uomo dal calciatore. Perché per quanto il giocatore sia una vera e propria leggenda, l’uomo è sempre colui che, all’ormai famosissimo gol di Muntari, ha in sintesi detto che non avrebbe segnalato il pallone oltre la linea, se se ne fosse accorto. Quella è sportività? Quello è un caso inesistente? Va da sé pensare che, di questa stima, l’Inter non abbia certo bisogno.

L’INTER PARLA SEMPRE DELLA JUVE? E CHIELLINI ED ELKANN?

Le parole di Buffon, inoltre, sono l’ultima di una serie di dichiarazioni che, se lette, sono tanto raccapriccianti quanto quelle fantomatiche a cui il numero 1 bianconero ha assistito. John Elkann, il 9 febbraio 2017, ha attaccato l’Inter, dicendo di non saper perdere, seppur abituata a farlo. E che bisogna essere sportivi. Ma le stesse frasi del membro del consiglio di amministrazione non sono di certo un inno alla stretta di mano.

Non finisce di certo qui. Dopo Juventus-Napoli 3-1 in Coppa Italia, Giorgio Chiellini, nel difendersi dalle lamentele degli azzurri, ha di nuovo citato i nerazzurri. “Ho visto Inter-Roma. Una squadra ha nettamente dominato l’altra, ma nel post-partita si è parlato completamente di altro. Chi fa così cerca alibi.”. Se la risposta di Elkann era, in qualche modo, una sorta di risposta ad una diatriba che coinvolgeva direttamente l’Inter, le frasi del difensore hanno tutt’altro sapore. Perché l’attacco è arrivato in maniera tanto immotivata quanto gratuita. Se la Juventus, insomma, si è sempre sentita al centro dell’attenzione, al centro delle polemiche e bersaglio di lamentele e critiche, i suoi stessi tesserati stanno dimostrando nient’altro che il contrario.

Impostazioni privacy