LA PARTITA AI RAGGI X – Cagliari-Inter, Pioli torna al 4-2-3-1 e l’Inter vince

Dopo il cambio di sistema di gioco con la Roma, che non ha portato i frutti sperati, Stefano Pioli torna alle origini e per la trasferta di Cagliari schiera la squadra con il 4-2-3-1. Ansaldi torna titolare a sinistra e  Banega gioca alle spalle di Icardi. Assente Brozovic. In mediana confermato il duo Kondogbia-Gagliardini.

CORSIE LIBERE ED INTER IN VANTAGGIO 

Ad inizio gara l’Inter si rende pericolosa solo con incursioni personali di Candreva, che riesce a mettere qualche buon pallone in area di rigore che non trova però nessun compagno ad attenderlo. Complice l’intensità di gioco del Cagliari. Il sistema difensivo dei sardi ha però al suo interno una crepa. La spinta costante di Isla, unita al movimento ad accentrarsi di Perisic, libera la corsia per Ansaldi. Lo stesso avviene dalla parte di D’Ambrosio e Candreva, seguito passo passo da Padoin. Banega abbassandosi ha la possibilità di allargare il gioco per i due terzini, che sono sempre liberi. Appena l’Inter riesce a sfruttare questo, arriva il vantaggio. Ansaldi cambia gioco per D’Ambrosio, che si appoggia su Gagliardini il quale è bravo a verticalizzare per Banega. Che poi ci mette il genio per regalare un assist al bacio per Perisic. Da grande giocatore il movimento del croato, che parte alle spalle dei difensori cagliaritani, sfruttando la dormita di Isla. Dopo la giocata sul primo gol, Banega si ripete regalando una bella punizione.

4-2-3-1 FORMAZIONE MIGLIORE?

Nel secondo tempo ci si poteva aspettare che il Cagliari entrasse in campo con il coltello tra i denti ma invece è Perisic a chiudere la partita. Il croato fa uno scambio con Icardi che angola bene il tiro per chiudere la partita. Dopo questo gol infatti l’Inter diventa padrona assoluta del gioco, con il Cagliari che esce lentamente dalla partita. Il pressing avversario cala e la squadra di Pioli può così muovere senza patemi la palla da destra a sinistra, arrivando al cross o al tiro con grande facilità, come succede nel caso di D’Ambrosio che impegna Gabriel. Pioli concede minuti ad Eder e Joao Mario. Il brasiliano appoggia il pallone che Gagliardini scaraventa in porta per fare il 5-1 e il primo gol in Serie A. Pioli torna al 4-2-3-1 che si conferma la formazione con cui questa squadra gioca meglio. Permette di mettere tutti i giocatori nel proprio ruolo, senza chiedere sacrifici a nessuno. Perisic è troppo letale per giocare a centrocampo, D’Ambrosio è ormai un terzino che guarda in avanti e non può giocare come centrale nella difesa a tre. Illuminante Banega, che con due perle accende una partita opaca. Pioli nel post partita sottolinea come la squadra abbia fatto bene con entrambi i sistemi di gioco, ma la facilità con cui la Roma ha vinto a San Siro mette in luce i problemi dati da quell’assetto tattico. Sbagliando si impara.

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