Ronald De Boer: “Il fallimento di Frank? Guardate Pep al City con la rosa che ha…”

Ronald De Boer, fratello dell’ex tecnico nerazzurro Frank, ha spiegato a Sport360 i motivi, a parer suo, del fallimento dell’avventura nerazzurra dell’olandese.

 

FRANK VOLEVA DARE UNA FILOSOFIA DIFFERENTE ALL’INTER

Queste le parole di Ronald: “Frank era stato preso, o perlomeno credeva fosse stato preso, per cambiare il club, la sua filosofia. Volevano un’idea diversa di calcio, più attraente, basata sull’ottenere i risultati attraverso il bel gioco. Ma se vuoi questo, non puoi non mettere in preventivo gli alti e bassi. Naturalmente, se si è abituati a stili diversi, ci vuole un po’ di tempo, ci vuole pazienza. Guardate ad esempio Guardiola al Manchester City. Ha avuto un successo incredibile al Barcellona, ma non è comunque facile neanche per lui che in rosa ha giocatori di gran lunga migliori rispetto a quelli che aveva Frank all’Inter. “

SAREBBE SERVITO TEMPO PER VEDERE I RISULTATI, FRANK HA COMUNQUE IMPARATO MOLTO

Ronald De Boer ha poi proseguito: “L’Inter è una buona squadra, con un passato glorioso ottenuto in un certo modo, con un certo tipo di gioco. Ma se si vuole avere una filosofia, uno stile differente, serve tempo. Quando i risultati non arrivavano, poi si diventa impazienti: sembravano esserci troppi capitani su una nave alla deriva. C’era tanta influenza dall’esterno, poi Frank doveva gestire un gruppo di 29 giocatori. È possibile immaginare una partita 11 contro 11 in allenamento nella quale un giocatore non figurava in nessuna delle due squadre. Mio fratello aveva bisogno di tempo per modellare il suo sistema di gioco e mettere in atto le idee che aveva, quindi per lui è stato molto complesso cercare di combinare gioco e risultati. Sono stati 85 giorni terribili, ma ha imparato molto, ora è più maturo. Il calcio in gran parte d’Europa ormai è questo”.

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