Coppa Italia, le pagelle di Inter-Lazio: Palacio solo, Miranda male, Ansaldi peggio e la Lazio vola

Ottavi di finale di Coppa Italia tra le gemellate Inter e Lazio ed ecco le pagelle. Gemellaggio sugli spalti, ma non in campo. Inizia con una bella Inter padrona del campo, ma dopo 20′ un clamoroso e banale errore di Ansaldi regala il vantaggio alla Lazio e cambia totalmente il match. Una difesa distratta, poca fortuna e un arbitraggio un po’ avventato fanno il resto. Inter imbrigliata e la Lazio vola.

INTER LAZIO, LE PAGELLE

Handanovic 6,5: salva il risultato in almeno 3 occasioni, prende 2 gol inevitabili e tiene a galla i nerazzurri. Lui c’è (quasi) sempre, il resto va e viene. BATMAN

D’Ambrosio 5: ok sistemare il centrocampo, ottimo acquisto Gagliardini, ma guardando i terzini viene da chiedere perché non sistemare anche quella zona? Poca spinta, difesa in punta di piedi, meglio del suo omologo, ma per quello ci voleva poco. Almeno in campo mette sempre tutto. VORREI MA NON POSSO

Miranda 4,5:  all’inizio non sembra una serata particolarmente complicata, ma ben presto il film cambia. Nel primo tempo due svarioni, nella ripresa il fallo da ultimo uomo (discutibile) che segna la fine del suo match. Il sindaco stasera non è lui. IRRICONOSCIBILE

Murillo 6,5: unico a reggere la difesa, quando ti aspetti che potrebbe esser l’unico a far danni, si trasforma nell’unico baluardo. Rimedia agli errori di Miranda, tampona su D’Ambrosio e prova anche a sostituire Ansaldi. Anche in 10 mette una grinta ed una volontà encomiabili. INCOMPRENSIBILE

Ansaldi 4: i terzini sono il tallone d’Achille di questa squadra e non è difficile capire il perché. Male, male, male. Quando avanza non incide e aiuta poco, quando difende…ecco appunto quando difende? Il mercato è chiuso e sarà bene riprendersi alla svelta. Difesa questa sconosciuta. INDIFENDIBILE

Kondogbia 6,5: il ragazzo cresce sempre più e vederlo recuperare palloni con testa alta e petto in fuori è il più bel regalo per i tifosi nerazzurri. Con Brozovic non sono la coppia ideale da mettere davanti alla difesa, ma fa quel che deve fino alla fine. RINATO

Brozovic 7: come detto poco sopra, non è lì a formare la coppia ideale, ma ci mette tutto quello che ha, sprona i compagni quando la partita sembra già finita e realizza il gol della momentanea speranza. Poco petaloso, ma grande qualità. QUALITATOSO

Candreva 6,5: non nella sua miglior serata, ma Antonio crossoio Candreva è tutto o niente. Solita grinta, solita intensità, ma trovare il movimento giusto ed il passaggio azzeccato stasera non è facile. Corre, crossa e sbaglia. CUORE

Banega 5: ecco l’opportunità per il numero 10 nerazzurro. Pioli si aspetta che il suo fantasista scriva una sceneggiatura da oscar, ma si ritrova con un foglio bianco, senza trama e senza uno straccio di idea. La testa gira poco, i piedi ancor meno. SCENEGGIATO

Perisic 7: precisione? Poca, ma che spettacolo di giocatore. Qualità, sacrificio e una spina costante nel fianco della Lazio e di ogni squadra gli capiti a tiro. Fa l’ala, il terzino e il trequartista. Con Brozovic poi sono duetti divertentissimi. Quando ha la palla fra i piedi sai che potrebbe fare qualunque cosa. IMPRESCINDIBILE

Palacio 5: passione, grinta, sacrificio ed intelligenza tattica, ma quanta solitudine. In 45′ tocca a malapena 3 o 4 palloni e nonostante il pressing e la volontà l’area di rigore è sempre deserta. Arrivano i cross ma di lui nessuna traccia. Rimane la treccia porta fortuna e poco più. INTRECCIATO

Icardi 6,5: sempre più capitano, entra al posto di Palacio e la differenza si vede, eccome. Fa a sportellate, ottiene l’espulsione su Radu, lotta e sfiora il gol.

Medel 6: entra per aiutare Murillo e lo fa con precisione ed il solito piglio. Non può far di più, il patatrac era già stato abbondantemente fatto.

Pioli 5,5: non può clonare Gagliardini, ma davvero non si aspettava un crollo totale della sua retroguardia. Kondogbia-Brozovic giocano e bene, ma non possono essere il baluardo davanti alla difesa. Prova a cambiare nella ripresa, ma Miranda gli rovina tutti i piani. Rammarico ma nulla di grave. Su la testa! …c’è la Juventus (e Gagliardini).

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