Inter 2016, ecco il podio dei momenti più tristi dell’annata.
Inter 2016, i 3 momenti da dimenticare
Inter 2016, si sta per concludere l’anno solare a tinte nerazzurre. E se si soffre di interismo, ogni anno non è mai di semplice digestione. Soprattutto nell’ultimo lustro, dove i bassi hanno sovrastato gli alti nel saliscendi di emozioni nerazzurre distribuite nei 365 giorni. Abbiamo deciso di stilare le delusioni in 3 momenti flop, un podio di tristi episodi che non avremmo voluto vedere e che hanno fortemente condizionato la stagione sino a questo punto. Tre, come il numero di allenatori susseguitisi dall’inizio del campionato, già di per sè un dato indicativo, essendo a Dicembre. Iniziamo dal fondo:
3. Addio Mancini
2. Icardi-Curva Nord, ci eravamo tanto amati
1. Un biglietto per Be’er Sheva, andata e ritorno
Se il terzo e il secondo posto sono stati un’amarcordiana escalation di tristezza neroblu, il primo posto sarà la ciliegina sulla torta. Stiamo parlando di un incontro che ha generato i più grandi sfottò in questa stagione e sarà senza dubbio una milestone in quelle a venire. Perché, parliamoci chiaro, perdere contro una squadra israeliana, di cui sino al giorno precedente al match non sapevamo nemmeno l’esistenza, non è da tutti. Perderci andata e ritorno, però, è solo da Inter. È ormai ovvio che la medaglia d’oro se la aggiudica la debacle europea dei nerazzurri, capaci di essere sconfitti per 2 volte su 2 dal temibile Hapoel Be’er Sheva. Le classiche partite in cui si aspetta la sconfitta solo per generare meme da diffondere sui social network. Primo posto. Gioco, partita, incontro.