Difesa Inter, il pagellone del 2016: Handa baluardo, Murillo da incubo

Difesa Inter, il 2016 è stato un anno con poche soddisfazioni. Il pacchetto arretrato nerazzurro infatti, sia nella scorsa stagione da gennaio, che in questa prima parte, non ha dato molte garanzie. Si  salvano davvero in pochi.

Difesa Inter, Handanovic sicurezza, Ranocchia migliora

Handanovic 7 – Gli si può criticare un atteggiamento il più delle volte freddo, distaccato, quasi troppo professionale. Ma quello viene dsl carattere sloveno. Quello che conta sono i risultati e da lì si vede che l’Inter ha un portiere eccellente, tra i migliori nel ruolo. Il 2016 lo conferma tra i top in mezzo ai pali, peccato che la squadra nerazzurra non gli regali palcoscenici migliori. Li meriterebbe. Mette spesso una pezza dove la difesa non riesce a chiudere.

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Carrizo s.v. – Mancini lo impiegava almeno in Europa League. De Boer e Pioli praticamente neanche li. Troppo poco per giudicare.

Miranda 6.5 – Primi 6 mesi bene, come tutta la scorsa stagione, apparte qualche liscio (vedi espulsione con il Torino). Quest’anno la barca nerazzurra é spesso crollata nonostante provasse a mantenerla in piedi. Certo che verrebbero i brividi a pensare ad una difesa senza di lui.

Murillo 5 – Un anno fa si parlava delle offerte delle grandi d’Europa per questo difensore che sembrava già il futuro pilastro nerazzurro. Oggi si parla di un giocatore che in 12 mesi non ha azzeccato praticamente nulla. Incredibile pensare che sia lo stesso di un anno fa, ma se le cose non cambiamo, tocca convincersi che il vero Murillo sia questo.

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Ranocchia 5 – Tornato dalla Samp con poche pretese e zero fiducia, ha fatto alternato cose forse normali ad altrettanto disastrose, che potrebbero volergli un futuro più roseo, anche se difficilmemte da titolare.

Andreolli s.v. – Per la terza volta all’Inter, sta ancora scontando l’infortunio di Siviglia. Potrà essere utile più avanti, ma per ora é ingiudicabile.

Juan Jesus 5.5 – Ora alla Roma non trova grandi fortune, all’Inter aveva preso il posto da titolare e serviva più a fare da tappabuchi tra terzino sinistro e difensore centrale. 10 milioni di incasso per lui non sono male, anche se il rendimento generale era poco al di sotto della sufficienza.

Yao s.v. – Ha rifiutato tanti prestiti per restare a scaldare la panchina. A gennaio ha pronte le valige.

Tanti terzini, ma poca qualità

D’Ambrosio 6 – Dicendo che non é Maicon ha messo d’accordo tutti. Meno con alcune prestazioni: passa dalla prova perfetta in Coppa Italia con la Juve a difensore centrale, all’assist per Bonucci in campionato. Non é un fattore in attacco per assenza di mezzi tecnici, ma ha grinta e una buona fase difensiva. Limando alcuni errori, sarebbe da sufficienza piena.

Nagatomo 5 – Il motivetto é sempre lo stesso: “Che ci fa all’Inter?”. Il suo essere asiatico é ormai risposta ripetitiva, e con Suning al timone forse bisogna crederci. Non manca assolutamente di impegno e voglia di fare, ma servirebbe gente di un altro livello.

Ansaldi 6 – Senza infamia e senza lode i primi mesi all’Inter. Al Genoa ha fatto vedere di più e tutti aspettano prestazioni migliori.

Miangue 6.5 – De Boer lo ha lanciato con coraggio tra i grandi. Sparito dopo poche settimane, ha chance per diventare un giocatore di categoria. Se cosí sarà, il tecnico olandese avrà lasciato qualcosa in eredità. Fisico, mezzi tecnici interessanti ed età sono dalla sua parte. Dipende soltanto da lui.

MILAN, ITALY - AUGUST 28:  Senna Miangue of FC Internazionale in action during the Serie A match between FC Internazionale and US Citta di Palermo at Stadio Giuseppe Meazza on August 28, 2016 in Milan, Italy.  (Photo by Claudio Villa - Inter/Inter via Getty Images)

Santon 5 – Ceduto praticamente a tutti in estate, ma con un ginocchio che non gli fa passare le visite mediche. Eppure c’è e quando gioca non pare avere problemi fisici. Piuttosto non convince sotto l’aspetto tecnico in entrambe le fasi e la follia su Kessie a Bergamo gli ha azzerato i minuti.

Telles 5.5 – Se neanche con un buon mancino guadagni un posto da titolare in questa Inter, qualcosa non va. Certo che sapeva crossare davvero, ma da soli quei traversone non bastavano.

 

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