ACCADDE OGGI: un anno fa la vittoria ad Udine dell’Inter capolista

Accadde oggi: quante cose possono cambiare in una sola stagione? Niente o forse tutto. Per l’Inter perlomeno, sempre con la pazzia in agguato dietro l’angolo. Un anno esatto fa il regalo ai tifosi era stato il primato solitario ed una prestazione importante sul campo insidioso dell’Udinese, un 4 a 0 che illuse ancora di più l’ambiente.

 

Un salto temporale per portare quattro regali ai tifosi da Udine

Saliamo per un momento sulla nostra mitica DeLorean e facciamo un salto nel passato di un anno. Ah, quante soddisfazioni in quel dicembre così vicino eppure così lontano. Udinese Inter della scorsa stagiona fu un trionfo totale per la formazione allora allenata da Mancini. Una trasferta insidiosa che regalò i 3 punti e la convinzione, purtroppo poi delusa, di poter davvero arrivare in testa al campionato a giugno. Al di là del risultato l’Inter non dominò in modo cosi aperto (Handanovic venne votato come secondo migliore in campo), come per gran parte del girone di andata del 2015 i nerazzurri capitalizzarono con estremo cinismo gli errori avversari, concretizzando le occasionmancinii avute. Specificatamente in questo match la difesa friulana si travestì da Babbo Natale, regalando le prime due reti ai meneghini (Icardi e Jovetic), stendendo quindi il tappeto rosso verso una comoda vittoria interista.

 

 

 

Quanti cambiamenti in soli 12 mesi

Quella Inter e quella attuale hanno moltissime differenze e pochissimo in comune. Prima di tutto la classifica, ora decisamente più triste, e il mister. Lo scorso anno il mattatore era Roberto Mancini, in questa stagione addirittura ci sono stati due avvicendamenti, con DeBoer e Pioli al suo posto. Anche la rosa è cambiata parecchio, basti pensare a Guarin, Telles e Montoya in uscita e ai vari Banega, Joao Mario e Ansaldi in entrata. Perfino il rapporto coi tifosi ora è radicalmente diverso, con la contestazione aperta delle ultime uscite e l’astio verso Icardi. Un abisso fra dicembre 2015 e dicembre 2016 difficilmente pronosticabile, dovuto anche e soprattutto alle decisioni un po’raffazzonate della nuova proprietà nel tentativo di ottenere tutto subito. L’impazienza genera impudenza e l’imprudenza induce ad errori altrimenti facilmente evitabili.

Icardi e il Brozo le uniche certezze

In tutto questo caos due soltanto i tratti in comune. Lo spropositato fiuto del goal di Capitan Icardi e la classe di EpicBrozo. Due capisaldi che l’Inter dovrà mantenere per rimettersi in sesto in tempi brevi. Giovani, talentuosi e affamati, questi sono i giocatori di cui ha bisogno ora la squadra nerazzurra, per far si che non serva più un sogno o una macchina del tempo per tornare a guardare tutti dall’alto in basso.

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