Joao Mario: “Vogliamo fare un regalo ai tifosi. De Boer? Non era solo colpa sua”

Intervistato da Premium Sport, Joao Mario ha parlato del derby. Sarà la prima stracittadita che il portoghese giocherà con la maglia dell’Inter.

JOAO MARIO: “VOGLIAMO VINCERE IL DERBY”

“Si tratta di una partita molto importante per noi. Vogliamo ottenere i tre punti per migliorare anche la nostra classifica e arrivare a venti punti. Dovrebbe essere bella partita e speriamo di vincere”.

JOAO MARIO: “DERBY DIFFERENTE DA
UNA FINALE DELL’EUROPEO”

“Non possiamo paragonare un derby ad una finale di un Europeo. Ma sono partite speciali per i tifosi e vogliamo fare un regalo a loro. La settimana che precede queste partite è sempre un po’ differente, ci si prepara e si lavora in maniera diversa rispetto al solito”.

LE DIFFICOLTA’ DI INIZIO STAGIONE

“La cosa più difficile è stata la lingua che è molto diversa da quella portoghese. Ormai capisco quasi tutto, ma non è semplice parlarla. Sto prendendo lezioni”.

I PROBLEMI CON DE BOER

joao-mario-empoli“Erano problemi di tutta la squadra. In queste situazioni poi è l’allenatore che paga, ma non credo proprio che fosse solo colpa sua.. A me piaceva lavorare con lui. E’ una persona carina e mi trattava bene. Ma non voglio parlare di queste cose perchè ormai sono passate. Adesso dobbiamo pensare alle soluzioni da mettere in pratica per migliorarci”.

IL PRESENTE E’ PIOLI

“E’ una brava persona. Ha una mentalità buona e anche i suoi allenamenti lo sono. Per ora ho lavorato solo quattro giorni con la squadra, dobbiamo aspettare. Ma a me piace il suo stile e spero ci possa aiutare. Ha chiesto ad ognuno di noi di dare il massimo, di giocare con la testa e con il cuore. Dobbiamo fare questo e mettere in pratica le sue idee”.

OBIETTIVO CHAMPIONS LEAGUE

“Per la matematica siamo in corsa. Abbiamo una buona squadra e ottimi giocatori. Dobbiamo cominciare a vincere per poter arrivare al terzo o al secondo posto. Voglio andare in Europa. Qui c’è una mentalità differente, un modo di giocare diverso da quello in Portogallo. No vedo l’ora che inizi la mia carriera internazionale e sono felicissimo di essere qui e di poter giocare in un modo nuovo, con un’impostazione diversa da quella abituale”.

NESSUN PENTIMENTO

“Ho pensato molto alla scelta di venire qui. Sono sicuro che sia stata la scelta migliore per me, perchè quando era in Portogallo volevo trovare qualcosa di diverso. Lì avevo fatto tutto quello che potevo fare. Ora è il momento di essere felici e di aiutare il club a ottenere grandi risultati”.

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