LA PARTITA AI RAGGI X – Inter-Crotone, Icardi è il solito trascinatore. Sprazzi del vero Brozo

Inter-Crotone ha consegnato a Stefano Vecchi la soddisfazione di aver vinto la sua prima (e unica) partita alla guida dell’Inter in campionato ma soprattutto ha regalato ai nerazzurri tre punti fondamentali in un momento assolutamente negativo. La classifica resta piuttosto deludente e precaria ma quantomeno questo successo regala un minimo di tranquillità per ricaricare le batterie fisiche e mentali in questa sosta e poi ripartire con una partita non da poco: il derby di Milano con un Milan sorprendentemente lanciatissimo in classifica.

ASSETTO EQUILIBRATO Il tecnico della Primavera ha scelto ancora una volta un assetto tattico affidabile come il 4-4-1-1 che già aveva ben figurato per un’ora del gioco sul campo del Southampton giovedì scorso. Ancora una volta Banega alle spalle di Icardi con Candreva e Perisic esterni e impegnati nelle due fasi: rispetto al match europeo in mezzo sono tornati Brozovic e Joao Mario. In difesa confermato D’Ambrosio e chance per Ranocchia che sfortunatamente dovrà lasciare anzitempo il campo (19′) per infortunio dando spazio a Murillo.

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PARTITA BLOCCATA Fin dai primi minuti della partita si sono palesate quelle difficoltà che l’Inter ha sempre nei momenti cupi: palleggio stentato, azione lenta, imprecisione anche nei tocchi elementari. La testa pare bloccata e i mugugni del Meazza sicuramente non aiutano. Il secondo tempo inizia sulla falsa riga del primo, con la differenza che il Crotone cala il ritmo e l’Inter si fa sentire con maggiore insistenza presso l’area di Cordaz, mancando sempre il passaggio decisivo. Vecchi toglie Banega per mettere Eder, un attaccante puro al posto di un trequartista. Nicola, allora, decide di irrobustire ulteriormente la parte centrale del campo inserendo Crisetig e passando a 5 in mediana.

LA SVOLTA La mossa che fa vincere all’Inter la partita è quella di schierare Perisic sulla fascia destra mettendo il neo entrato Jovetic da trequartista ed Eder sulla sinistra. Da una rimessa difensiva per i nerazzurri, il Crotone si fa trovare totalmente scoperto, con Mesbah che stringe troppo la propria diagonale perdendo totalmente di vista l’ex Wolrburg, che può quindi controllare in solitaria la grande apertura di Icardi per andare a segnare, sotto le gambe del portiere avversario, il gol del vantaggio che rompe il ghiaccio nonché il muro dei calabresi. Qui finisce la partita, perché il Crotone crolla e Maurito firma una doppietta, prima su rigore e poi in girata dopo la bella giocata di Eder. Nicola, in conferenza stampa, giustamente si rammarica per quell’unica disattenzione che gli ha fatto perdere la partita, ma l’Inter ha comunque meritato di vincere, dato il netto predominio del secondo tempo.

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MALE JM, BENE BROZO La squadra di ieri è sembrata più ordinata tatticamente, con un 4-4-2 (o 1-1) che permette di coprire meglio e più facilmente il campo, anche se, come detto, gli esterni in rosa non sono proprio l’ideale per questo sistema di gioco. Joao Mario rimane un pò evanescente pur avendo la scusante di non agire nel suo ruolo naturale, mentre Brozovic ha svolto una partita di grande spessore per corsa e tecnica, coprendo tutto il campo in entrambe le fasi. Questo sistema di gioco sembra quello giusto da cui Pioli dovrebbe ripartire, alternando a seconda delle partita Banega con un attaccante più puro magari più utile in zona gol. Vecchi torna alla Primavera ma può congedarsi con onore da questa brevissima parentesi con l’Inter dei grandi.

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