PAROLA ALL’AVVERSARIO – Alessandra Campodonico (SampNews24): “Momento difficile per Giampaolo, punto su Muriel”

Domani al “Ferraris” di Genova, la Sampdoria ospiterà l’Inter di de Boer per il posticipo relativo all’11esima giornata del campionato di Serie A. Per la rubrica di Spazio Inter, Parola all’Avversario, abbiamo avuto il piacere di intervistare Alessandra Campodonico, vicedirettore di SampNews24, che ringraziamo per la disponibilità concessaci.

11 punti. 3 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte. Ottimo l’avvio, in calando le ultime giornate, ad eccezione (e non è poco) della vittoria nel Derby: inizio in linea con le aspettative?
“Sapevamo ci sarebbe stato da soffrire, con Giampaolo è iniziato un nuovo ‘Anno Zero’, ma non credevamo così tanto. I pareggi con Pescara e Palermo sono stati i veri momenti di blackout della squadra contro avversarie attrezzate diversamente rispetto a noi, i 3 punti lì erano d’obbligo. E con quei quattro punti in più si parlerebbe di un’altra Sampdoria”.

Domenica arriva un’Inter rinvigorita dalla vittoria in extremis sul Torino: come ti aspetti i nerazzurri?
“Mi aspetto una squadra che avrà il dovere di mangiare il campo, come si dice in questi casi. Dovere, perché dall’Inter, con la campagna acquisti che ha fatto, ci si aspettava un campionato diverso. Bisognerà vedere però se la squadra vorrà davvero seguire il suo allenatore sino in fondo…”

Contro la Juventus, Muriel e Quagliarella sono partiti dalla panchina, entrando solo a mezz’ora dalla fine. I più hanno storto il naso per un turnover sospetto: qual è il tuo pensiero a riguardo?
“Muriel e Quagliarella saranno la coppia titolare contro i nerazzurri, e su questo non ci piove. Piuttosto bisognerà vedere chi li supporterà sulla trequarti tra Alvarez e Bruno Fernandes. Il turnover contro la Juventus era abbastanza scontato, anche se oggettivamente una squadra che mette in campo giocatori come Praet e Cigarini non si può dire faccia giocare delle riserve: giocatori del genere in panchina alla Sampdoria sono un vero lusso. Shick e Budimir hanno il solo difetto di non aver mai giocato insieme, però sono entrambi molto promettenti: non segni alla Juve per caso… E allo stesso tempo non è detto che Muriel e Quagliarella avrebbero potuto fare di più”.

icardi

Eder e Icardi tornano nello stadio che li ha consacrati al grande pubblico: come vedi il loro percorso in maglia nerazzurra?
“Due percorsi diversi perché si tratta di due calciatori completamente diversi. Per quanto riguarda Icardi, stiamo parlando di un calciatore di 23 anni che, da quando ha debuttato in Serie A cinque anni fa, è sempre andato in doppia cifra, scusate se è poco… Nel giro di una manciata di stagioni potrebbe davvero arrivare ad essere nel gruppo dei 10 attaccanti più forti del mondo. Eder è un giocatore completamente diverso, arrivato nel calcio che conta più tardi, silenziosamente e facendo parlare solo il campo. Anche alla Sampdoria ci mise tanto ad ingranare, ma a Genova era punto di riferimento del reparto: lui giocava per la squadra e la squadra giocava per lui, una combinazione davvero perfetta. Vedendo il suo cammino fin qui con la maglia dell’Inter, ha raccolto molto meno di quante meritasse. E chissà se non si è pentito di aver lasciato Genova…”

Un tuo pronostico sul risultato finale…
“Difficile. Se Giampaolo leggerà bene la partita come ha letto il derby, la Sampdoria potrebbe riuscire a portare a casa la vittoria, ma l’Inter ci ha abituato alle sorprese. Non ci si può sbilanciare”.

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