Inter, non c’è altra via se non la continuità (di risultati): a Bergamo domenica non si potrà sbagliare

Sconfitta, pareggio, vittoria, sconfitta, vittoria, vittoria, pareggio, sconfitta, sconfitta, sconfitta, vittoria.
11 partite, 14 punti e una sostanziale follia. Di continuità di risultati, oltre che di gioco e volontà, neanche l’ombra.

Dopo partite pazze, cambi e scelte incomprensibili, giocatori dimenticati, bruciati, litigati, autobiografati, twitterati e in-curvati, dopo una miriade di gol subiti, poca tattica, ma tante polemiche, sono arrivati i tre punti scaccia crisi. “Scaccia” è sempre un’espressione eccessiva per i nerazzurri, meglio “allontana”, ma l’importante è che siano arrivati questi benedetti punti a dare ossigeno e far parlare d’altro.

Ma è proprio adesso che mister de Boer ed i suoi ragazzi dovrebbero rendersi conto di quanto sia fondamentale dare continuità ai risultati. Non si può negare che sarebbe troppo importante andare a vincere domenica in quel di Bergamo. Il fatto che l’Atalanta sia allenata da quel Gasperini che tante, troppe volte abbia sputato veleno contro i nerazzurri in modo iracondo ed indisponente, potrebbe esser solamente uno stimolo in più.

ecco-il-discorso-di-de-boer-ai-calciatori-per-cancellare-manciniDi più urgente c’è il fatto di rimettersi subito in carreggiata, senza perdere altro terreno dal treno Champions. Viene da ridere pensando ai nomi che sono circolati in questo periodo, Suarez e Martinez solo per citarne un paio e le volontà di Suning, “quest’anno ci arriviamo, presto la vinciamo”. La realtà è ben più magra e l’Inter se non si da una mossa, rischia di rimaner fuori anche quest’anno dall’Europa che conta. Gli avversari non sono granché, ma davvero non aspettano.
Un altro aspetto importante è lo spegnere le voci e le polemiche. Se si inizia a vincere, anche molti rumors, molte cattiverie passano in secondo piano e di questo la banda de Boer ne avrebbe un gran bisogno, nessuno escluso.

Ed a proposito di De Boer, il tecnico si deve preoccupare di iniziare a convincere, anche chi l’ha scelto, che averlo preso sia stata una buona mossa. Nessuno ha contestato apertamente il mister e tutti hanno dato tempo a lui ed al suo staff, ma gli alibi stanno terminando e un’ipotesi di cambio alla guida, non è poi così remota. Per la Beneamata, a meno di arrivo di qualche santo, un cambio tecnico adesso, sarebbe quanto di più assurdo si possa immaginare. Si rischierebbe un corto circuito: De Boer deve trovare tranquillità e (ri)prendere in mano  le redini della squadra, magari partendo dai 3 punti in casa di Gasp.

 

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