CdS – Ausilio (2/2): “Mancini? Mi ha sorpreso il suo addio, FdB unica opzione valutata. E su Nainggolan-Perotti…”

manciniPiero Ausilio ha parlato al Corriere dello Sport e tra i tanti argomenti è venuto fuori anche qualcosa su Roberto Mancini e il suo esonero in un momento particolare, e sul successore de Boer.

A due mesi dall’accaduto, pensa che si sarebbe potuto risolvere prima la vicenda con Mancini?
“Non volevamo chiudere il rapporto con lui. Non ci siamo separati per i risultati e sono rimasto sorpreso anche io. Rimane comunque un buon rapporto con lui e resteranno gli ottimi risultati raggiunti nei due cicli in nerazzurro”.

Cosa la colpisce di De Boer?
“E’ determinato e caparbio. Così è entrato subito nel mondo Inter. Ha preso bene le difficoltà di un campionato come la Serie A e subito ha dimostrato di aver imparato l’italiano, cosa non da tutti. Già si vede una squadra con un’idea di gioco”.

Perchè un tecnico straniero dopo Mancini?
“L’addio di Mancini è stato improvviso e parlando con la società, siamo andati subito a cercarlo. L’unico contattato e cercato: Suning non ha avuto dubbi sull’affidare la panchina a lui”. 

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Ci sarà pazienza con lui?
Bisogna dare i giusti tempi agli allenatori, soprattutto quando questi sono entrati da poco in un nuovo contesto come quello italiano. Prendete Sarri come iniziò male un anno fa, e ora il napoli è un bellissimo giocattolo”. 

Perché l’Inter ha ceduto Juan Jesus alla Roma? 
“Il corteggiamento di Sabatini per lui parte da lontano: ne avevamo parlato a gennaio, ma in quel momento abbiamo preferito non cederlo perché eravamo ben messi in classifica e pensavamo che non fosse giusto risolvere un problema a una diretta concorrente. In estate la Roma lo ha chiesto di nuovo e abbiamo trovato l’accordo”. 

Prima che la Roma lo riscattasse, quanto è stato vicino a portare Nainggolan all’Inter? 
“Qualcuno (il Cagliari?, ndr) ci voleva far credere che fosse un’operazione possibile perché il giocatore era ancora in comproprietà, ma sapevo che era importante per la Roma e che i dirigenti giallorossi non se lo sarebbero lasciato sfuggire. Ci piaceva, non lo nascondo, ma non abbiamo voluto entrare in una situazione complicata”. 

E’ vero che le avevano offerto Perotti prima che andasse alla Roma? 
“Lo avevo chiesto io al Genova, nell’estate 2015. Piaceva molto a Mancini e l’ultimo giorno del mercato di agosto, dopo il no della Sampdoria per Eder, abbiamo provato a portare a Milano l’argentino. Non ci siamo riusciti e abbiamo preso Ljajic”. 

Dzeko invece è mai stato un vostro obiettivo nelle scorse settimane? 
“E’ un ottimo calciatore e sicuramente si sarebbe inserito facilmente all’Inter, ma era un’alternativa a Icardi che noi non abbiamo mai pensato di vendere”. 

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