In pochi giorni la musica, in casa Inter, è cambiata.
Come mette in evidenza la Gazzetta dello Sport, anche l’anno scorso la stagione era cominciata sotto i migliori auspici, con 5 vittorie nelle prime 5 giornate, poi il tracollo, ma quest’anno rispetto al passato, ci sono almeno 3 buoni motivi per vedere i bicchiere mezzo pieno.
Il primo aspetto è, evidentemente, il maggiore tasso tecnico della rosa, soprattutto nella parte nevralgica del campo. Gli innesti di Banega e Joao Mario hanno permesso quel salto di qualità tanto agognato.
L’anno scorso Kondogbia, Brozovic e Felipe Melo erano spesso i perni titolari del centrocampo nerazzurro, quest’anno rappresentano solo delle alternative. Un po’ di differenza c’è. Da non dimenticare neppure Candreva, perfetto sia per il 4-3-3, sia per il 4-2-3-1.
Il secondo aspetto che può far guardare al futuro con ottimismo è la nuova guida tecnica.
L’aspetto numero 3 si chiama Suning.
Le intenzioni di fare sul serio ci sono tutte, il mercato è stato spettacolare e la volontà sembra quella di cercare il botto nelle prossime sessioni.
Entusiasmo giustificato, ma piedi per terra e calma. L’Inter non è ancora al pari della Juventus e parole come “scudetto” potrebbe sviare l’attenzione e creare aspettative eccessive.
This post was last modified on 23 Settembre 2016 - 08:57 08:57