GdS – Ranocchia, Brozovic, Eder: l’Inter di coppa ha rabbia e fame

Una rosa ampia porta al turnover certo, i paletti del fair play finanziario obbligano invece a schierare una squadra totalmente diversa dal campionato: l’Inter che domani esordirà in Europa League con l’Hapoel Be’er Sheva si presenterà con un nuovo look e 3 giocatori affamati, Ranocchia, Brozovic e Eder.

ranocchia

La Gazzetta dello Sport indica nei tre giocatori la voglia di rivincita dell’Inter di coppa che a causa delle decisioni della Uefa non può schierare i pezzi pregiati e costosi, dando la difesa in mano ad Andrea Ranocchia che in questi anni ha iniziato una parabola discendente che lui vorrebbe fermare.

Sul centrale difensivo gli spazi sono chiusi dalla coppia Miranda-Murillo, ma se quest’ultimo ha amnesie iniziali (vedi traversa di Verre) all’ex capitano non gli si concede più nulla. Ranocchia ha sempre lasciato il segno, già da quando tra lui e Bonucci doveva esser lui il campione, passando poi per il sacrificio di Mattia Destro per averlo dal Genoa fino alla fascia ereditata da Javier Zanetti che pesa come un macigno passando poi per il prestito alla Sampdoria che l’ha visto protagonista di lacune difensive dovute ad una scarsa concentrazione.

La parola rivincita è ancora lontana dall’esser pronunciata per Ranocchia, così come per Brozovic. Epic è un tuttocampista che sembrava ai saluti già da giugno: colpa di una richiesta di aumento arrivata fuori luogo nei modi e nelle azioni del suo manager, una plusvalenza che sarebbe arrivata con una richiesta di 25-30 milioni di euro e l’inserimento della Juventus pronta allo scippo ha poi portato adeguamento e rinnovo contrattuale. A tutto questo però ci si dimentica che Marcelo è l’uomo di maggior classe nell’Inter di Europa League, una vetrina fondamentale per farsi notare da de Boer, magari tentando un inserimento nella partita di domenica, quando troverà la Juve che l’ha sempre ispirato in passato con grandi partite e atteggiamenti epici, come nelle foto diventate virali ma che sembrano lontano ricordo.

Eder invece è un oggetto misterioso nel pianeta Inter: esplosivo con la maglia della Nazionale e in gol con regolarità nella Sampdoria ha avuto un blocco appena indossati i colori nerazzurri. Del giocatore si apprezza il sacrificio ma sia nel 3-5-2 stile Conte che nel 4-3-3 non vi è stata nessuna luce, con le sirene che lo portano allo Jiangsu a gennaio sempre molto vispe. Ma attendendo Gabigol è lui l’unica alternativa a Icardi, in un nuovo palcoscenico che attende notti di fuoco, con Ranocchia, Brozovic ed Eder che vogliono scalare le gerarchie olandesi, impresa difficile ma a vantaggio del tecnico che si augura di avere l’imbarazzo della scelta.

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