Zamorano: “Un giorno allenerò dove ho giocato. La mia 1+8 è una maglia storica”

Ivan Zamorano ha concesso un’intervista a La Prensa Grafica e si è raccontato tra sogni, speranze, Inter, visioni del calcio e aneddoti. Il primo, immancabile e forse il più famoso, la scelta di vestire la maglia numero 1+8 all’Inter. Ci sono tanti aneddoti. Uno potrebbe essere la scelta dell’1+8, che in qualche modo ti insegna che nella vita bisogna innovare. Io avevo giocato per tutta la vita con il 9 e quando arrivò Ronaldo all’Inter voleva quel numero. Glielo cedetti, ma non avevo problemi a giocare con la 18 e un segno “+” in mezzo, che fino a oggi rimane la maglia più venduta del calcio italiano“. Zamorano-7

Prima di approdare all’Inter c’è stato il Real Madrid, la miglior piazza europea, sebbene all’inizio ci fosse qualche frizione con Valdano: Per me era impensabile arrivare in un club come il Real. Era un sogno che diventa realtà. Il mio periodo a Madrid è stato meraviglioso. Abbiamo vinto il titolo, sono stato il capocannoniere e ho segnato il gol del titolo. Sarò sempre grato a quello che mi ha offerto il Real. Di solito quando in un club arriva un nuovo allenatore vuole cambiare tutto, ed è stato ciò che è accaduto Valdano. Mi ha chiamato e detto che se fossi rimasto al Real sarei stato il quinto attaccante. Io gli chiesi un’opportunità e lottai per essa. All’inizio non giocavo nemmeno le amichevoli, poi entravo nei secondi tempi, fino a quando è arrivata la prima partita della Liga contro il Siviglia e giocai da titolare. Alla seconda partita ero già socio di Valdano, alla quinta ero l’esempio e a fine campionato ero il capocannoniere e quello che siglò il gol del titolo“.

Sul campo europeo, invece, solo una Coppa Uefa, con l’Inter nel 1998. Mio figlio mi domanda: “Papà, perché non hai mai giocato una finale di Champions League?” Io gli spiego che quando uno si sforza al massimo non deve rimproverarsi nulla. Quello che ho vinto o non ho vinto è per le statistiche e i media. La mia visione del calcio di oggi? Il calcio continua a mantenere la passione, però, naturalmente, si è trasformato in un business. A volte si comprano i giocatori per vendere le magliette anziché vincere i titoli. Questo è marketing, non è calcio“.

Infine, classica domanda di rito. Zamorano vorrà mai allenare? “Ho ricevuto offerte. Un giorno sicuramente assumerò questo ruolo, affronterò la sfida di allenare una squadra e lotterò per essere il migliore. Mi piacerebbe allenare le squadre in cui ho giocato“.

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