Tanti auguri Cipe! Il ricordo del mito nerazzurro con l’onestà nel DNA

Tanti auguri Cipe. Il 18 luglio 1942 nasceva Giacinto Facchetti, mitico capitano nerazzurro. Nonostante siano passati quasi 10 anni dalla sua prematura scomparsa, il ricordo del mito è sempre più vivo nei cuori dei tifosi nerazzurri.

Un esempio di stile, classe, umiltà e tanta, forse troppa onestà: un uomo unico e straordinario, apprezzato dentro e fuori dal campo per la voglia di calcio pulito che emanava con grande naturalezza. Il Cipe ha indossato la maglia nerazzurra in 634 occasioni realizzando 75 goal, che per un terzino sono taGiacinto Facchettinta roba: indimenticabile la rete del 3-0 contro il Liverpool nella semifinale di Champions 1964/1965, che permise all’Inter di qualificarsi per la finale, ovviamente vinta. Il suo palmares, particolarmente invidiabile, recita: 4 scudetti, 1 coppa Italia, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali ed 1 Campionato Europeo con la Nazionale, vinto da capitano, senza dimenticare che sfiorò il Pallone d’Oro nel 1965, arrivando secondo alle spalle di un’altra leggenda, ovvero Eusebio.

Una particolarità della sua carriera fu la sua estrema correttezza. Infatti, fu espulso in una sola occasione, peraltro a fine carriera nel 1975, ma ciò che resterà negli annali è il senso che ha dato alla figura di Capitano (sia all’Inter che in Nazionale): umile ma vincente, onesto e tanto rispettoso per l’avversario, voglioso di esaltare e onorare i colori nerazzurri perché il Cipe è unico e speciale. Resterà per sempre la leggenda dell’Inter di ieri, di oggi, esempio da seguire per i capitani e giocatori nerazzurri del futuro.

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