GdS – La metamorfosi di Murillo in un girone, nessuno espulso come lui

Nel girone d’andata l’Inter era prima grazie ad un pacchetto arretrato perfetto, far gol superando Miranda, Murillo e Handanovic era quasi una missione impossibile, poi qualcosa è cambiato e sono iniziate le crepe nella parete rocciosa, Handanovic e Miranda hanno limitato i danni, Jeison Murillo no.

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La Gazzetta dello Sport parte proprio dal giovane difensore colombiano, il suo giorno di ritorno è stato in calo con una media voto che è passata da 6,17 a 5,86 con ben 3 espulsioni, l’ultima sabato col Sassuolo per l’ennesima ingenuità.

Mancini aveva detto dopo la prestazione di Murillo con la Lazio che il difensore aveva giocato “come un pollo, molto ingenuo” ed in effetti il difensore ha proseguito il trend negativo anche nell’ultima gara stagionale, peccando d’irruenza e facendosi cacciare da Gervasoni.

Il duo Miranda-Murillo è comunque la base che Mancini vorrebbe per la prossima Inter, Joao è leader e l’altro interventista perché Miranda capisce tre secondi prima l’azione e Murillo ha l’esplosività che gli fa anche recuperare metri all’ultimo secondo.

Va spiegato poi che il calo di Murillo può anche essere figlio di un’impostazione diversa che Mancini ha dato alla sua squadra, più coperta nel girone d’andata e più votata all’attacco nel ritorno, con le sirene di mercato che, tramite Bayern Monaco, Manchester United e Barcellona, potrebbero far saltare i programmi del Mancio, che prevedono il professor Miranda e l’alunno Murillo ancora insieme, col brasiliano utilizzato per far ulteriormente migliorare il difensore colombiano, a 23 anni i margini di miglioramento sono elevati e in casa Inter questo lo sanno bene.

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