Buon compleanno Moratti, 71 anni e la voglia di vincere di un ragazzino

Oggi 16 maggio spegne le candeline Massimo Moratti, sulla carta ex presidente dell’Inter ma nei cuori dell’ultima generazione di tifosi non esiste la parola ex, per tutti è Il Presidente.

Un compleanno fatto ancora di tanto nerazzurro, con un avventura che ha un inizio ben distinto, nel 1995 e un’uscita di scena che non esiste, perché Moratti ha nell’Inter l’amore prediletto e in una nuova epoca calcistica, fatta di imprenditori stranieri nei club, lui ha rappresentato l’ultimo tassello di proprietario unico del club.

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Moratti ha vissuto compleanni vincenti, come nel 2010 e lo scudetto appena conquistato col Siena, preludio del Triplete, ma anche anniversari complicati, ben sapendo che quando si è messo a capo dell’Inter i nerazzurri avevano appena concluso una stagione con un punto in più della quart’ultima (93/94) e nel 94/95 vivevano in un limbo anonimo.

Il suo ingresso non fu delicato come quello di Thohir, tanti ricordano i proclami di calciomercato, il primo sogno, perché Moratti ha anche la qualità del sognatore, si chiama Eric Cantona, la corte è spietata e assidua ma il campione francese pensa solo al ritiro e il matrimonio mai si farà.

Secondo sogno Roberto Baggio, ma il Divin Codino è già prenotato dal Milan, così arrivano Ince, Djorkaeff, Zamorano, ottimi giocatori ma non quelli che fanno saltare un tifoso dalla poltrona.

Poi arriva il botto, Ronaldo, 1997/98, da quel momento l’Inter diventa l’Inter di Massimo Moratti, un gioiello in grado di impensierire i poteri forti in Italia, una sorta di guerra soli contro tutti.

Moratti si lascia affiancare e consigliare da un grande del passato nerazzurro, se non il più grande di tutti, Giacinto Facchetti, è l’Inter di Ronaldo ma il pallino del presidente è Alvaro Recoba, perché come recentemente spiegato, è più bello lasciarsi sorprendere da chi non è il più forte del mondo.

Sull’avventura di Moratti all’Inter si potrebbero scrivere centinaia di libri, Ronaldo, Ceccarini, 5 maggio 2002, Calciopoli, Mancini, Mourinho, Triplete, i capitoli in cui le parole si scontrerebbero con lo sguardo del presidente, da sempre innamorato dell’Inter grazie all’eredità calcistica del padre, il presidente Angelo e la Grande Inter.

Per questo, per un amore che non si lascia ad altri, Massimo Moratti è ancora l’Inter, non sulla carta ma se si fermano 100 tifosi e si chiede chi è il presidente almeno 80 risponderebbero Moratti, altri invece chiuderebbero gli occhi pensando che il calciomercato è stato forse lo spasso più bello per chi compie gli anni oggi, altro che Fair Play Finanziario, l’estate portava Vieri e via a 90 miliardi, poi finalmente Baggio, poi Cuper e Mancini condottieri finendo a Thiago Motta, Milito ed Eto’o e il capitolo più bello della storia nerazzurra con la data del 22 maggio 2010.

Ma Moratti non si ferma ai ricordi, è pronto come sempre ad investire sull’Inter, magari in maniera più sottile e meno chiassosa rispetto al passato, pensando oggi che è pur sempre il suo compleanno ma che ai nerazzurri mancano giocatori per il salto di qualità e alle candeline da spegnere ci penserà con calma, prima meglio trovare un centrocampista e un attaccante per continuare a sognare, cosa che Moratti non ha ancora smesso di fare.

Da SpazioInter gli auguri per i 71 anni del presidente del Triplete, Massimo Moratti.

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