Stagione conclusa, ora il mercato: ecco il borsino dei possibili partenti in estate

Non ci saranno dei veri e propri promossi e bocciati, ma all’Inter è arrivato il momento di fare delle valutazioni. la stagione ha date diverse indicazioni che serviranno per creare la squadra che l’anno prossimo tenterà di nuovo di chiudere nei primi tre posti e arrivare in Champions. Senza dimenticare che ci sono dei paletti dell’Uefa per le liste dell’Europa League. 

Andiamo per ruolo. In porta c’è la grana Handanovic che vuole partire. L’Inter non si oppone alla sua richiesta di cessione ma vuole almeno 15 milioni. La trattativa con il Psg è appena all’inizio, ma le sensazioni sembrano positive. Sostituire Handa non sarà per niente facile. Se i parigini offrissero Sirigu e un conguaglio, allora l’ex Palermo sarebbe valutato, se no si andrebbe (giustamente su nomi più giovani e di prospettiva). Come sono Sportiello e Perin, italiani e promettenti, utili quindi anche alla causa lista El.

In difesa non si dovrebbe muovere nulla nei centrali titolari. Miranda e Murillo, escludendo qualche follia stemporanea, hanno dimostrato di essere una coppia centrale affiatata. Magari si dovrebbe lavorare sulle alternative. Ranocchia e Juan Jesus hanno mercato ma l’italiano farebbe comodo per l’Europa, mentre il brasiliano potrebbe essere sacrificato. A quel punto un altro difensore andrebbe cercato perchè 4 è il numero minimo per tre competizioni. Più difficile la situazione terzini: Dovrebbero restare solo Nagatomo e D’Ambrosio. Titolari nell’ultima parte di stagione, si sono guadagnati la riconferma. Santon partirà davanti ad una buona offerta, Telles non verrà riscattato e Dodo potrebbe rientrare solo temporaneamente. Erkin coprirà il vuoto a sinistra ma a destra serve qualcosa. Ansaldi piace e non costa molto, ma se ci fosse la possibilità di spendere di più, profili come Vrsaljko o addirittura Bruno Peres sarebbero perfetti. Il brasiliano sembra la reincarnazione di Maicon, ma c’è tutta Europa su di lui. Banega2

Il ruolo più delicato però, è il centrocampo. Brozovic partirebbe solo davanti ad offerte irrinunciabili (20-25 milioni, se esce, entra Soriano), Kondogbia è il futuro e Melo anche per la leadership dovrebbe restare. Medel invece è in dubbio: per una buona cifra può partire anche perchè il tanto agognato regista in arrivo gli toglierà il posto. Ma chi è questo regista? Banega è quasi sicuramente un prossimo giocatore dell’Inter ma ormai è più una mezz’ala quasi trequartista. Serve un giocatore alla Biglia, vero cervello e geometra del centrocampo. L’argentino è difficilmente arrivabile, ma al momento le alternative sono poche. E’ il giocatore più importante del mercato nerazzurro e va valutato con grande precisione. Qualcuno arriverà sicuramente, ad agosto massimo sapremo chi. Anche in mezzo al campo però ci vorranno almeno un paio di giovani cresciuti nel settore giovanile, quello che erano ai tempi di Stramaccioni Benassi e Duncan, ormai partiti.

L’attacco infine. Una certezza su tutte, Icardi resta. Solo se qualche sceicco impazzisce e supera ampiamente i 50 milioni, Ausilio si siede al tavolo, se no il capitano resta dov’è. Poi c’è Perisic, che verrà trattenuto nonostante piaccia molto in Inghilterra. Dietro di loro però, è un rebus. Biabiany resta per la lista Uefa, Ljajic è stato già rispedito a Roma gia a parole da Mancini. Diversa la situazione Eder e Jovetic. Come con Shaqiri, i due potrebbero essere riscattati e ceduti subito dopo. L’italo-brasiliano ha deluso le aspettative mentre il montenegrino doveva essere l’uomo del rilancio nerazzurro ma così non è stato. Forse meriterebbe un’altra chance perchè, al netto dei risultati di squadra, l’Inter si è espressa bene quando c’era in campo almeno uno tra Jovetic e Ljajic. Un po di qualità serve anche in avanti. In entrata Candreva, come Biglia, ha costi incredibili quindi serve guardarsi intorno. Gabbiadini sarebbe perfetto per qualità tecniche e per l’Europa, ma De Laurentis non se ne libera. Altri italiani che potrebbero portare l’Inter al salto di qualità non se ne vedono, se non Berardi, promesso alla Juve e inarrivabile. Anche per il ruolo di ala destra, Ausilio avrà molto da lavorare

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