EDITORIALE – Il Touré visto contro il Real Madrid serve davvero all’Inter?

Il Manchester City è uscito dalla semifinale di Champions League contro il Real Madrid. 

Le merengues, grazie a un autogol di Fernando, hanno vinto 1-0 al Bernabeu e, in virtù dello 0-0 all’Etihad Stadium, hanno avuto accesso alla finale del 28 maggio a Milano, presso lo stadio San Siro.

Il sogno dei citizens si è dunque fermato. La loro prestazione di ieri è stata scialba, con praticamente zero occasioni da gol. Brutta, bruttissima la prestazione di Yaya Touré, che infatti a metà ripresa è stato sostituito da Pellegrini. Il tecnico, a fine gara, affermerà che l’ivoriano aveva dei problemi che non gli hanno permesso di giocare al meglio. Ma al di là di questo, il Touré visto ieri sera serve davvero all’Inter?

Il numero 42 ha particolarmente sofferto la rapidità di Toni Kroos e soprattutto di uno strepitoso Luka Modric. Vero che in Italia centrocampisti con tale rapidità e tecnica praticamente non ve ne sono, ma la lentezza e la pesantezza di Touré sono state evidenti.

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Ai nerazzurri servono giocatori rapidi e forti fisicamente, e soprattutto serve un giocatore che sia veloce e preciso nell’impostare la manovra. Touré mantiene la sua solita classe, ma gioca praticamente da fermo. Stesso discorso che è stato fatto per Francesco Totti alla Roma: ma se lì hanno continui dubbi sul rinnovo del contratto, perché invece l’Inter dovrebbe pagare un costo di cartellino caro e un ingaggio carissimo ad un giocatore che si muove nel raggio di 10 metri e nulla più?

Il treno Inter per l’ivoriano è ormai passato: bisogna guardare avanti, e cercare calciatori con classe, grinta e voglia di dimostrare il loro valore. Giocatori prossimi all’addio al calcio e che da dimostrare hanno ben poco, meglio lasciarli agli altri.

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