CdS – 2/2 Jovetic: “Se Touré e Zabaleta mi chiamassero, gli consiglierei di venire qui”

Jo jo si racconta al Corriere dello Sport e sottolinea la sua volontà di restare e soprattutto di rendere più forte la sua squadra.

Che bilancio fa della stagione dell’Inter?
Per come si erano messe le cose all’inizio, potevamo e dovevamo arrivare terzi. A gennaio però non abbiamo vinto tante gare, soprattutto in casa. Un calo purtroppo c’è stato e lo abbiamo pagato alla fine. Dovevamo giocarci almeno la qualificazione per la Champions e mi dispiace che non ci siamo riusciti. Speriamo solo di non ripetere un simile errore la prossima stagione. In Italia, se non dai il massimo in ogni match, è impossibile arrivare tra le prime tre.

Da come parla sembra aver già deciso che rimarrà all’Inter e ignorerà le tante voci di mercato che la riguardano
Sono arrivato qua per restare almeno un paio di anni. A fine stagione parlerò con la società, ma io non voglio andarmene.

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Poi Jovetic spiegando perché lui voglia restare e perché l’Inter dovrebbe tenerlo, sintetizza dicendo che lui ha ancora molto da dare a questa squadra e la squadra non ha ancora visto tutto ciò che può fare.
Inoltre il giocatore spiega che diverse ragioni e numerosi infortuni non gli hanno permesso di esprimersi al meglio dal dopo Fiorentina. Anche al City non è riuscito a sfondare sia per le scelte dell’allenatore, sia per gli infortuni, anche se come esperienza umana soprattutto con i compagni è stata importantissima.

Ausilio ieri era a Madrid per vedere Real Madrid-City e ha nel mirino Touré e Zabaleta. Sono due giocatori che farebbero comodo all’Inter?
Sì. Touré e Zabaleta sono tra i più forti al mondo e sarebbero utili a qualunque squadra, anche all’Inter. Zabaleta quest’anno ha avuto tanti problemi muscolari, ma quando io ero al City è stato sempre bene e giocava alla grande. E’ uno affidabile che sulla fascia non tradisce mai. Touré sarebbe ancora in grado di fare la differenza. E’ un mix di forza fisica, tecnica e personalità, un centrocampista che perde pochi palloni perché li nasconde agli avversari.
Se mi chiameranno li consiglierò di venire a Milano.

Infine, dopo aver sottolineato che a lui piace stare vicino alla porta e di rendere al massimo dietro un’altra punta o comunque con un altro giocatore accanto, chiude ribadendo la necessità di colmare il gap con la Juventus e suggerendo un suo connazionale ad Ausilio: Nikola Vukcevic.

Quel che succederà lo sapremo tra pochi giorni.

 

 

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