TS – L’Inter non riesce a sfuttare il potenziale di Icardi, lo confermano i numeri

Mauro Icardi farà sempre parlare di sè, nel bene o nel male, che faccia gol o sparisca durante le partite, Tuttosport parla di una solitudine che lo attanaglia tra Inter e Argentina, un campione da riscoprire, con fatti in campo e poche parole fuori.

Icardi

Quando va male, vedi Lazio, si dice che i compagni lo servono poco e male, con Jovetic che non lo cerca e quando gioca il numero dieci è Icardi che fa i cross e non i gol. Una casella gol che recita zero con i biancocelesti, 47 gol in 36 partite di campionato sono troppo pochi per le qualità che si hanno ma ci si dimentica che di quel 47 le reti di Icardi sono 15, cosa che lo relega al terzo posto nella classifica cannonieri.

Gol che gli valgono la nomination nel listone delle Olimpiadi di Rio ma non per la Copa America del Centenario, un ostracismo figlio di scelte lontane dal campo, vedi matrimonio con Wanda Nara, con tanto di antipatia per il boom mediatico.

La solitudine nasce così dal vedersi poco servito nell’Inter e di essere etichettato come uomo gossip nella sua patria, con ennesima smentita sul reale andamento della nascita della storia con Wanda, come se il matrimonio valesse più dei gol fatti sul campo, dimenticando il titolo di capocannoniere dello scorso anno.

Chiare anche le parole del Maurito capitano: “In Argentina parlano solo di me e Wanda. Io devo parlare con i gol: questo è ciò che deve essere considerato dal ct Martino. Parlavamo con Zanetti, mi diceva che lui è diventato capitano tre, quattro anni più tardi rispetto a me. In Italia sono felici per la mia personalità, dentro e fuori dal campo. Se parlate con i dirigenti dell’Inter e con chi mi conosce, hanno un’immagine di me che in Argentina non hanno e tutti mi domandano come faccio a non essere convocato in nazionale”

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