Si salvano in pochi, la squadra é già in vacanza

I risultati della Fiorentina nelle ultime settimane hanno sicuramente favorito l’Inter, squadra che ormai alterna i risultati positivi in casa ad un rendimento pessimo in trasferta. Il pareggio di ieri della squadra di Sousa ha quasi matematicamente garantito il quarto posto a Mancini, magra consolazione dopo una stagione nata e sviluppatasi con ben altri obiettivi. 

Una premessa va fatta: quando per metà stagioni lotti al vertice, e nella restante metà rincorri il posto Champions, accetti con un sorriso amaro la qualificazione in Europa League, anche se direttamente ai gironi. Questo però, non può bastare per giustificare la partita di stasera di Icardi e compagni.

Una partita che giocata male é dire poco, non é stata giocata affatto.  Primo tempo che comincia male, con Klose che vince un rimpallo e viene lanciato solo davanti Handanovic. Il problema é tutto quello che è successo dopo: non un segnale di reazione, lenti, passaggi errati, anche i più semplici. Icardi sparisce dal campo, Brozovic é in quelle serate dove sbaglia tutto o quasi, Perisic sembra quello di Genova di due settimane fa, e perfino Miranda é poco concentrato.  brozovic-inter-luglio-2015-ifa

Incredibile, per diversi motivi che non devono essere spiegati, come i migliori, per atteggiamento ma anche a livello tecnico, siano Kondogbia e Nagatomo. Il francese é il migliore in campo, sbaglia anche lui ma molto meno degli altri, é propositivo e le poche azioni che crea l’Inter nascono da lui. L’unica nota lieta della partita, la costante crescita dell’ex Monaco. Nagatomo, sempre tra i più criticati, é l’unico che corre come se fosse una partita  normale (per gli altri é un’amichevole). Perenne la spinta sulla fascia sinistra, si nota come il suo livello di intensità sia più alto rispetto agli altri.

Non siamo per niente convinti che siano loro che debbano dare il buono esempio, eppure stasera sono loro a dimostrare un attaccamento e una professionalità. Bene per loro, ma la squadra non può andare in vacanza quando mancano 3 giornate alla fine, con il quarto  solo quasi acquisito e tanto giocatori che devono cercare una riconferma. Mancini dice che non è così, ma vedendo certe partite delle decisioni potrebbe prenderle.

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