Solo luci a San Siro: la scena è tutta per l’Inter di Mancini

La partita di stasera era considerata dai più come l’ultimo treno per il terzo posto. Era una delle ultime occasioni per continuare a sognare e fallire sarebbe stato deleterio. Invece i nerazzurri, come un’araba fenice, risorgono, vincendo con una prestazione tatticamente perfetta, al cospetto di una squadra, che priva di Higuain si è sciolta come neve al sole.

13015298_1139903062726498_2796296966918602457_n

4-3-3 CAMALEONTICO – Mancini ha impostato la gara egregiamente: Callejon ed Insigne sono stati sovrastati dalla dinamicità degli esterni nerazzurri. Il centrocampo nerazzurro ha dimostrato tecnica, corsa, grinta e un’assoluta padronanza nel sovrastare fisicamente gli avversari. Duelli puntualmente vinti: i punti di forza partenopei (Hamsik su tutti) scomparsi dalla partita. Brozovic ha dato ordine e geometrie al centrocampo, Medel, come al solito ringhiava tra gli avversari (per informazioni chiedere a Jorginho), Kondogbia era sempre presente su ogni pallone e gli applausi di San Siro testimoniano la grande prestazione del francese. Inoltre, si è vista la voglia di sacrificio, indispensabile per raggiungere risultati consoni ad una società come quella nerazzurra. Perisic e Jovetic sacrificati in un lavoro estenuante di chiusura sugli attacchi avversari e col compito di  ripartire in contropiede, creando numerosi pericoli.

ALTRO CLEAN SHEET – La difesa nerazzurra mantiene nuovamente la porta inviolata ed una statistica più che significativa è data dal numero di tiri in porta concessi agli avversari: appena 2, prontamente sventati da Handanovic. Difesa solida, arcigna, attenta, così come tutta la squadra, che quando vuole, dimostra di valere quello che un pò tutti si aspettano: la base c’è, bisogna sfruttarla ed acquisire la consapevolezza di potersela giocare con tutti.

Impostazioni privacy