GdS – Jovetic come dodicesimo uomo. Dalla panchina fa la differenza

Stevan Jovetic ha un talento straordinario e su questo non si discute, ciò di cui si potrebbe discutere è invece la sua discontinuità (un po’ come quella di tutta l’Inter) e l’andamento della sua stagione.

Come riporta la Gazzetta dello Sport il numero 10 nerazzurro ha iniziato alla grande con gol, assist e prestazioni super, per poi eclissarsi dal periodo natalizio, sparendo anche dai radar di Roberto Mancini, per poi finire con una lunga serie di fastidi fisici. Ora che sembra essersi ripreso, ha poco più di un mese per riprendere sé stesso, l’Inter e convincere tutti sul suo futuro.

Per lui la società di Corso Vittorio Emanuele dovrà sborsare nell’estate 2017  ben 14,5 milioni al Manchester City, ma fino ad oggi non sarebbero tutti giustificati.
Oggi il montenegrino sembra essersi lasciato alle spalle molti problemi ma non è ancora nei piani da titolare del tecnico e sfruttare questo finale di stagione per ribaltare le gerarchie in rosa, potrebbe essere una buona chiave. Magari non per forza partendo da titolare, ma anche subentrando dalla panchina a gara in corso, momenti in cui, dati alla mano, Jojo è determinante.

 

mancini-jovetic

In questa stagione è partito 13 volte titolare e 7 è entrato dalla panchina e quando è successo ha tirato più volte, ha creato più ocasioni e ha dribblato meglio.
Per forza di cosa dovrà crescere l’intesa con Mauro Icardi, ma quando non parte titolare il fantasista sembra più responsabilizzato.
In tutto e nello specchio calcia con più regolarità, una volta ogni 14 minuti e una ogni 43, contro una ogni 26 e 76 quando parte titolare.

Questo dimostra che lui possa anche rivelarsi importante come dodicesimo uomo e soprattutto come la testa e la motivazione influisca su ogni azione del ragazzo.

Intanto già da sabato sera andrà alla ricerca del gol che manca, ironia della sorte, da ben 88 giorni, cioè da quando il numero 10 mise a segno un gran gol proprio contro il Napoli in Coppa Italia. In campionato invece la gioia del gol manca da tempo, esattamente dal 12 dicembre e per Stevan è troppo che aspetta.

 

Impostazioni privacy