Il 4-2-3-1 mette in evidenza la mancanza di equilibrio a centrocampo: perchè non tornare al 4-3-3?

La sconfitta subita dall’Inter ieri contro il Torino ha praticamente messo fine a ogni speranza di rimonta sul terzo posto facendo tramontare anche l’ultimo obiettivo stagionale rimasto ai ragazzi di Roberto Mancini. La prestazione contro i granata è stata macchiata dall’autentico harakiri messo in atto fra il 55′ e il 75′: 15 minuti sufficienti a guadagnare due espulsioni e a subire due gol, con buona pace delle residue speranze di raggiungere terzo gradino del podio che è ormai un miraggio.

Quel che colpisce, oltre alla ben nota incapacità dell’Inter di chiudere le partite, è la mancanza di un reale collante fra i reparti. Che i nerazzurri non abbiano un regista o un giocatore particolarmente tecnico in mezzo è cosa chiara ma pare altrettanto evidente come il 4-2-3-1 evidenzi ancor di più questa falla con i soli Medel e Brozovic a fare gioco in mezzo al campo. Le cose migliori dell’ultimo illusorio periodo si sono viste con il 4-3-3 quando soprattutto Kondogbia è salito in cattedra con prestazioni in crescendo che riuscivano (al netto di qualche errore) a cucire il gioco fra difesa e attacco.

kondogbia

Il francese ieri è rimasto in panchina forse non ancora al meglio e in realtà manca un reale ricambio a lui visto che Guarin a gennaio è partito, Melo sembra ormai fuori dai radar del tecnico e Gnoukouri non viene praticamente mai considerato come potenziale titolare. In questo modo ci si affida a un centrocampo formato da un mastino e da un tuttocampista che proprio facendo un pò di tutto in realtà non può far nulla con impeccabile precisione e questo comporta il rischio di perdere palloni velenosi che fanno ripartire gli avversari in contropiede.

La speranza è che fin dal prossimo impegno in quel di Frosinone si possa rivedere un modulo più compatto con un 4-3-3 se non addirittura 4-4-2 per far sì che il Pitbull non si trovi spesso isolato come frangiflutti e dando a Brozovic maggiore spazio di manovra ad esempio da trequartista. Il campionato ha ormai abbandonato le sue pretese per l’Inter ma c’è almeno il dovere di chiudere al meglio per cercare di guadagnare quantomeno il quarto posto che adesso dista un punto.

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