GdS – Icardi, pazzo dell’Inter e al centro della storia nerazzurra

Domenica sera a San Siro contro il Torino ritorna Mauro Icardi, fermo dal 12 marzo per l’infortunio subito contro il Bologna. Come riporta la Gazzetta dello Sport, Icardi sfiderà una delle 3 squadre affrontate a cui ancora deve segnare. Oltre il Toro infatti, ci sono anche Carpi e Milan. Ma se la squadra emiliana è stata affrontata solo una volta, con i rossoneri siamo a 0 gol in 7 incontri, con anche un rigore sbagliato nell’ultimo derby di gennaio.

Icardi tra Torino e Frosinone, prossimi due impegni, tenterà di raggiungere una doppia cifra tonda: il capitano nerazzurro può raggiungere infatti le 100 presenze con l’Inter e toccare quota 50 gol. Per ora è fermo a 48 gol in 98 gare. Una media di 0,49 gol a partita che lo pone in mezzo ai più grandi della storia interista. Basti pensare che al momento è davanti a Spillo Altobelli (0,45), Benito Lorenzi (0,45), Sandro Mazzola 0,28 e Mario Corso (0,18). Tutti attaccanti o giocatori offensivi che con l’Inter hanno vinto molto e rappresentano un pezzo della storia nerazzurra. Prossimo obiettivo Boninsegna, che ha chiuso la sua carriera all’Inter con una media di 0,61 gol a partita.

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La strada per entrare nell’elite della storia nerazzurra è lunga, ma le buone intenzioni ci sono tutte, come dimostrano le sue parole: “Perché c’è solo un colore che sta bene con il nero. Perché questi colori mi hanno portato dove ho sempre sognato, perché questi colori rappresentano la città di Milano. E perché chi porta questi colori nel fondo dell’anima non molla mai per farla felice, a questa squadra: Inter pazza Inter, perché sicuramente chi tifa questa squadra è pazzo come me”

La stagione di Icardi entra nel vivo: la corsa al terzo posto, l’obiettivo-bonus dei 15 gol in campionato e poi l’Olimpiade con l’Argentina al fianco di Dybala. Poi ci sarà il mercato: lui vuole restare in nerazzurro e o ha detto alla società, ma di fronte ad una grande offerta sa che non potrà opposi per molto. A quel punto però, vorrebbe lavorare per qualcuno che l’Inter ce l’ha nel sangue, come Simeone o Mourinho.

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