Come riporta la Gazzetta dello Sport, non si ricorda a memoria d’uomo che una sede di un torneo o di una finale sia mai cambiata, anche in situazioni molto complicate che avrebbero richiesto misure drastiche, come l’Europeo in Polonia ed Ucraina e il Mondiale in Sudafrica, ciò non toglie che dalle parti dell’Uefa, gli incomprensibili e reiterati ritardi nei lavori a San Siro per la finale di Champions League, irritino e non poco.
A due mesi dall’evento ci sono ancora molti cantieri aperti, quando invece doveva essere tutto pronto a fine 2015.
Nessuno se la prende con il Comune di Milano che si è dimostrato molto collaborativo anche per quanto riguarda iniziative parallele e per il problema lavori del Meazza bisogna far riferimento alla MI Stadio, società a metà tra Inter e Milan che gestisce lo stadio.
Negli ultimi giorni sono venuti alcuni dirigenti Uefa che dai sopralluoghi hanno potuto constatare come l’hospitality della tribuna arancione sia ancora un cantiere aperto e non solo, anche altri settori sono ancora in alto mare.
Il problema verrà affrontato anche dai dirigenti di Milan e Inter tra i quali ci sarà sicuramente Erick Thohir che è in arrivo a Milano nel fine settimana.
San Siro è un impianto oramai datato, che ha subito numerosi interventi e nel quale è difficile lavorare.
Nonostante la perplessità dell’Uefa sono comunque state date garanzie per la fine dei lavori il 30 aprile.