Le pagelle di Roma-Inter: cuore Inter, Nainggolan risponde a Perisic. Champions più lontana

Le pagelle nerazzurre dopo il fondamentale anticipo serale, valido per la 30esima giornata di Serie A, conclusosi col risultato di 1-1. Roma che rimane distante -5, missione Champions fallita.

Handanovic 7: si fa trovare pronto al 40′ sulla voleè di El-Shaarawy, salvando lo 0-0 e dimostrandosi reattivo. Inoltre rimane sempre attento sui rilanci giallorossi. Altro miracolo sul colpo di testa pericolosissimo di Dzeko al 67′ e ancora sul diagonale velenoso di Salah. Non può nulla sul rasoterra di Nainggolan. SUPERMAN

D’Ambrosio 6: non controlla benissimo la velocità di El-Shaarawy, cincischiando in mezzo all’area, apparendo insicuro, tanto che un suo mancato rilancio al 40′ provoca l’occasione migliore giallorossa con la volèè del numero 22, sventata prontamente da Handanovic. Nel secondo tempo controlla meglio le avanzate dell’italo-egiziano, proponendosi più volte in fase offensiva, svolgendo al meglio il suo dovere. TENTENNANTE

Miranda 6,5: l’inizio a tinte giallorosse porta l’occasione di Perotti, ma per il resto controlla bene le iniziative offensive romaniste, alzando la difesa in maniera magistrale, così da portare gli attaccanti avversari in fuorigioco. Con l’ingresso di Dzeko, il capitano nerazzurro è più in difficoltà, ma si dimostra attento e decisivo con esperienza e molto mestiere, guidando la retroguardia nerazzurra in maniera magistrale. LEADER

Murillo 5,5: un rientro poco convincente per il centrale colombiano, controlla come può il falso nueve giallorosso ma appare affannoso e maldestro nei rilanci. IMPACCIATO

Nagatomo 6: come il suo collega di destra, ha difficoltà a controllare la verve di Salah, le sue sortite offensive sono minime, troppo preoccupato delle ripartenze giallorosse. Prende le misure nel secondo tempo, controllando meglio l’egiziano, con diligenza e furbizia. ORDINATO

Brozovic 7: detta i tempi del gioco nerazzurro con costanza e sostanza, sempre nel vivo del gioco, ha una buona occasione al 32′, ma scivola da posizione ideale. Decisivo nel lancio magistrale per Ivan il terribile per l’1-0 interista. METRONOMO

Medel 6,5: tackle, giocate difensive magistrali, anche se sembra quasi a corto di fiato. La sfida dei cattivi con Nainggolan è vinta dal cileno. La sua troppa grinta comporta anche un’ammonizione discutibile, comminata discutibilmente da Orsato. AFFATICATO

Biabiany 6,5: prova positiva del francese che limita le sue galoppate offensive, occupandosi in maniera quasi perfetta della fase difensiva su Dignè. Numerose chiusure difensive pericolose, accorciando quando D’Ambrosio attacca. Esce stravolto.  FUNZIONALE (dall’82’ Manaj s.v.: tanta personalità, forse doveva entrare prima)

Ljajic 6: meglio rispetto a sabato scorso anche se da lui ci si aspetterebbe di più. Troppo discontinuo durante il match, poiché quando si accende con le sue accelerazioni è in grado di mettere in difficoltà la retroguardia giallorossa. Nel secondo tempo è apprezzabile per le sue numerose giocate difensive. INTERMITTENTE (dall’86’ Felipe Melo s.v.: entra per dare più freschezza al centrocampo nerazzurro).

Perisic 7: il più pimpante dei nerazzurri, si rende pericoloso più volte sulla fascia sinistra, cross, uno contro uno e tanta corsa. Al 28′ ha una buona occasione da posizione angolata, mandando alto. L’ennesima incursione sulla sinistra al 53′ permette al croato di sbloccare la partita con un bel diagonale. Sempre più decisivo il numero 44 nerazzurro. TRASCINATORE10399686_1117351694981635_2214991550017783107_n

Eder 5: l’italo-brasiliano fa quel che può ma è troppo isolato nella morsa Manolas-Rudiger. Ineccepibile come impegno, ma nullo in zona goal. Scompare nel secondo tempo. ISOLATO

Allenatore Roberto Mancini 6,5: match preparato col solito 4-2-3-1 con gli esterni che si sacrificano molto a difendere le ripartenze giallorosse. Primo tempo interpretato tatticamente in maniera perfetta, nonostante le troppe assenze. Il secondo tempo inizia nel migliore dei modi con il goal di Perisic, ma quando l’Inter è affaticata, tarda ad effettuare i cambi, anche se. effettivamente, mancavano le alternative di qualità. Il pareggio giallorosso porta il tecnico jesino a mettere Melo per portare a casa il pareggio e garantire più solidità a centrocampo. Minuti finali in affanno, ma la Roma resta distante a -5.  La sensazione è che le assenze abbiano fatto la differenza, ma grazie alla sua intelligenza strategica e tattica l’Inter ha limitato i danni. INTELLIGENTE

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