Un’Inter da attacco per la corsa al terzo posto

Per metà stagione, l’Inter spesso in testa alla classifica, non subiva gol quasi mai. Miglior difesa per distacco, si è pian piano disunita e in due mesi ha distrutto la classifica oltre che il fortino dietro. Mancini aveva spesso ribadito che spesso le cose andavano bene e tutti potevamo osservare come fosse Handanovic in alcune partite a salvare il risultato.

Ora però non va sempre così bene e qualche gol (anche di troppo) la squadra lo prende. A compensare però, c’è una fase offensiva decisamente migliore rispetto a qualche mese fa. Con Ljajic in campo, c’è quel giocatore, forse unico nella rosa nerazzurra, con l’estro e la fantasia per creare situazioni importanti in ogni momento. Per qualche partita è stato fuori e l’assenza si è sentita. Perisic sta crescendo a vista d’occhio e e utlime due partite con Juve e Palermo hanno regalato a Mancini un esterno di grande spessore, che unisce ad un’abiità offensiva spiccata anche un’ottima fse di ripiego.

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Ma non sono solo i nuovi a fare la differenza. Icardi, nonostante sia criticato ormai di continuo da inizio stagione, segna con regolarità e i 13 gol, in una squadra non super prlifica, non sono pochi. Incredibile come si trovi a suo agio a giocare con Rodrigo Palacio. I due, insieme da 3 anni, si conoscono benissimo e il Trenza ha le caratteristiche perfette per essere la spalla del capitano nerazzurro. Poi l’ex Genoa lo conosciamo fin troppo bene. Per impegno, corsa e carisma, sarebbe da esempio per tutti.

L’Inter quindi è cambiata. Non più un fortino capace di non subire gol anche sotto assedio per 90 minuti, e poi brava  trovare un gol in qualche modo, ma è una squadra che sa finalmente giocare a calcio. Mancini che sia 4-3-3 o 4-2-3-1, ha trovato ruoli e movimenti per i suoi giocatori e la squadra sa attaccare, sa dialogare negli ultimi 30-40 metri e sa andare in verticale con efficacia. Ieri con il Palermo, 3 attaccanti su 4 a segno, ed è servito un super Sorrentino a bloccare in gola l’urlo di gioia di Palacio. Il gol di Perisic è la fotografia del bel calcio offerto ieri dall’Inter. E’ proprio il croato a far oartire l’azione da sinistra, in mezzo al campo, la palla arriva sulla destra per Icardi, abilissimo nel muoversi ed aprire la difesa, ed è lo stesso numero 9 a servire l’assist ancora a Perisic, che chiude il match di testa.

Non c’è più da difendere un primo posto o un terzo. Bisogna attaccare le due squadre davanti per rincorrere la Champions e l’Inter offeniva vista ieri deve essere la stessa fino alla fine del campionato, ora che non c’è più niente da difendere.

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