Attacco dei nerazzurri atomico nell’ultima settimana. Ed ora Eder?

3 a 0 alla Juventus campione d’Italia, 3 a 1 a un Palermo in piena necessità di punti. Nel mezzo tantissime occasioni da gol, un attacco capace di contarle più di venti di due gare e meccanismi che sembrano girare a memoria nelle menti dei giocatori offensivi e non solo. Un’Inter totalmente ritrovata sotto tutti i punti di vista e che ha messo la zona Champions a 5 lunghezze, posto occupato da un’altra compagine che sta attraversando un momento d’oro qual’è la nuova Roma di Spalletti.

Ma torniamo ai nerazzurri. La banda Mancini ha intensità, rabbia agonistica, schemi di gioco oleati. Una squadra forse scossa dalle troppe (esagerate) critiche del 2016 ma che probabilmente aveva solo bisogno di riordinare le idee e isolarsi per trovare se stessa e le proprie convinzioni. Non è servito il ritiro per arrivare a tutto ciò ma solo un’iniezione di fiducia e grinta e per chi pensava che la gara con la Juventus in coppa Italia fosse solo caso isolato si è dovuto ricredere dopo il posticipo di domenica sera.

eder

Squadra compatta e un quartetto offensivo da fare da padrone e aggiudicarsi la scena. Palacio dà l’impressione di essere nel miglior momento da quando è all’Inter toccando picchi di rendimento insospettabili; un Icardi che ha ritrovato il gol da centravanti di razza (cosa nel suo repertorio) ma si è anche sfiancato e fornito assist per i compagni come in occasione del gol di Perisic (cosa inusuale e che lo completerebbe molto in percezione futura); un Ljajic funambolico e aggressivo e un appunto un Perisic efficace e goleador (2 gol nelle ultime 2 gare per il croato).

E in tutto ciò dopo collochiamo Eder? L’Italo-brasiliano dopo 114′ giocati contro la Juventus si aspettava forse una maglia da titolare contro i rosanero per avere la possibilità di sbloccarsi in maglia nerazzurra ma Mancini non gli ha concesso neanche un minuto, preferendo Biabiany in sostituzione di Palacio a circa 15 minuti dalla fine. Non si sa come l’abbia presa il nuovo acquisto ma certo che finora la sua esperienza sotto la Madonnina non è stata decisiva sotto il profilo di gol e assist per i compagni. Mancini lo ha sempre difeso su chi gli chiedeva i perchè di tutto ciò sostenendo che il giocatore sta facendo molto bene e il gol arriverà presto.

Presumibilmente il tecnico di Jesi vuole sfruttare la grande vena realizzativa del suo quartetto ma conterà ancora su Eder molto presto. Ora ci sono importanti obiettivi da raggiungere e bisogna assolutamente cogliere il momento. Quello che l’Inter sta facendo e vuole continuare a fare.

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