Cari calciatori, solo per la maglia e solo per l’onore

Il calcio è strano ma con voi in questo stato, anche solo sperare diventa difficile.
Sì, sto parlando a voi cari calciatori che indossate la maglia nerazzurra.

Domani sera ci attende un’altra sfida difficile, nel peggiore dei pensieri un’altra brutta figura, un’altra umiliazione e pur sapendo che col pallone nulla è impossibile e chissà, magari con una Juventus appagata  e con la testa già a Monaco tentare l’impresa sarebbe almeno ipotizzabile, non vi si chiede tanto, sarebbe troppo ma almeno sudare e onorare la maglia, questo sì. Lo dovete a tutti, tifosi in primis.

Non importa chi giocherà, forse Ljajic, Jovetic evidentemente non potrà (e chissà se l’infortunio è reale o è un modo per prendere tempo…), forse Gnoukouri e forse un’altra strana ed improvvisata coppia di difensori centrali. La questione è ben altra. Non importa neppure se Mancini è in confusione, se non riesce più a tenere la barra a dritta e se non riesce a gestire una banda di presuntuosi e scontrosi ragazzini.
Ciò che è ben più preoccupante è vedere in molto di voi l’assoluta inadeguatezza (e non tecnica!!!) di vestire  la maglia dell’Inter. Perché voi non l’avete capito ma non è una maglia come un’altra.
E’ ancor più triste vedere che tra voi, anche tra quelli migliori, non vi siano leader in grado di gestire uno spogliatoio e zittire chi rema contro, chi non ne ha voglia o chi semplicemente mina le basi della squadra.

E’ triste ma è realtà.
Stravolgere tutto ora non si può e non si deve. Si può solo sperare, magari chiedendovelo con cortesia, evitando così che i più permalosi si possano offendere, che tiriate fuori gli attributi. Vi si chiede solo di lasciare per un attimo apatia, superficialità e menefreghismo e sudare per i nostri colori. La società vi ha capito fin troppo bene e le sfuriate di Ausilio e Zanetti hanno provato a scrollarvi un po’ , ma forse voi da quell’orecchio non ci sentite.
Alla fine faremo i conti, chi se ne vorrà andare sarà liberissimo di farlo, altri verranno accompagnati gentilmente all’uscio da Mancini o dagli stessi Zanetti e Stankovic, che magari le battaglie le sanno affrontare meglio e qualcun altro rimarrà.

Non ha importanza neppure quello.
Vi si chiedono solo impegno e sacrificio, a cominciare dalla partita di domani che, ancora non vi fosse chiaro, non è un match come un altro.
Esattamente come la maglia che indossate non è uguale a tante altre.

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