Editoriale – Basta poco per ridere: deliri (sui) nerazzurri

Eccoci, anzi rieccoci a capacitarci della stampa, degli esperti e dei deliri, detti e scritti, sui nerazzurri.

Sì perché la moda di spararle sempre più grosse sull’Inter e su tutto ciò che si muove a tinte nerazzurre, non passa mai, anzi cresce di giorno in giorno. E se non ci fosse da piangere, si potrebbe sbellicarsi dalle risate.

C’è chi pensa che Icardi (sì proprio il killer nerazzurro!) non sia un giocatore da grande squadra, che lui nel Manchester United, che in attacco vanta oltre a Martial e Rooney, fenomeni del calibro di William Keane e Marcus Rashford, sarebbe un pesce fuor d’acqua, anzi non ci starebbe proprio. Perché è chiaro, per radiomercatoitalia, che la punta dovrà lasciare Milano. Ma non ci si ferma lì. A dar prova di cotanta affermazione c’è il fatto anche Modeste ha segnato tanto e non ha nulla in meno di Maurito. Chi? Sì, siamo andati a vedere per voi di chi si tratta ed è l’attaccante del Colonia, ex Hoffenheim, che effettivamente segna abbastanza.
Siamo sicuri che questa persona fosse stata chiamata dal Mancio per fare il suo secondo? E se sì, perché?

Ma c’è di più. Detto che Maurito partirà sicuramente, lo farebbe alla gloriosa cifra di ben 35 milioni.
Cioè l’Inter si dovrebbe privare del suo bomber, giovanissimo e fortissimo, per quella cifra? Cioè per la metà di Cavani? Per la stessa cifra, anzi forse qualcosa in meno, di Kovacic? Sì parrebbe proprio di sì. Pensare che Ogbonna è stato venduto al West Ham per ben 12 milioni, c’è poco da stare allegri.

C’è ovviamente chi continua a dire che l’Inter sia poca cosa, che sia brutta e qualitativamente scarsa e che nessun segnale di ripresa ci sia in vista e che per la lotta Champions sia decisamente tagliata fuori.

Vi risparmiamo la perenne nenia del presidente straniero e lontano dalla società, della sua perenne voglia di vendere ciò che ha appena comprato e naturalmente la fretta e la ferma volontà da parte di Massimo Moratti di abbandonare l’Inter. Incredibile come noi non ci abbiamo pensato prima…
Non parliamo ovviamente di Ronaldo che in realtà non vuole il bene dell’Inter e di Mourinho che non nutre veri sentimenti per i nerazzurri e neppure vorrebbe davvero tornare su quella orribile panchina ma solamente “non sapeva cosa fare sabato sera”. Sulla questione San Siro e le immani colpe dei nerazzurri tralasciamo.

Per ultimo abbiamo lasciato una perla.
Giuro che è tutto vero: un politico egiziano naturalizzato italiano, convertitosi dall’Islam al Cattolicesimo e battezzato niente meno che da papa Benedetto XVI,  rispolvera un evergreen.
Secondo lui, l’Inter avrebbe tutti giocatori stranieri (che cosa incredibilmente indicibile!!!…), Berlusconi parlerebbe a vanvera dicendo di voler un Milan tutto italiano ma avendo come allenatore Mihajlovic che “è un serbo” e naturalmente il calcio (e l’Inter a maggior ragione!) “sarebbe l’espressione più genuina e avanzata di come la società e la civiltà italiana scompariranno fagocitati dall’ideologia e dagli interessi della globalizzazione e dell’imprenditoria” .

Con questa vi auguriamo una buona notte e Forza Inter.

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