GdS – Ronaldo: “Moratti come un padre, l’Inter la mia famiglia. Se un giorno dovesse tornare presidente…”

La tribuna meglio del campo, oggi si, se tra quei seggiolini ci saranno Luis Nazario Da Lima Ronaldo e Jose Mourinho.

Il primo non si lasciò bene col mondo interista, due tradimenti, ma capita anche negli amori folli, il trasferimento al Real Madrid quando tutto il mondo Inter attendeva il Fenomeno per abbracciarlo dai successi del mondiale 2002, poi un nuovo affronto, il passaggio al Milan, ma questa volta il colpo di scena lo regala proprio Ronnie che ammette: “Sono andato al Milan, ma prima mi son proposto all’Inter, ma non rientravo nei piani dell’allenatore“.

Ronaldo e gli allenatori, rapporto crudele, andò via perché Cuper lo trattava come uno normale, cosa quasi inaccettabile per il Fenomeno, con un partner d’attacco da sogno, Christian Vieri, macchina da guerra fermata solo dalle sfortune.

Ronaldo che abbraccia il suo papà milanese, Massimo Moratti, e chissà che succederà oggi nell’accoglienza: “L’Inter è stata e sarà sempre la mia famiglia – spiega il brasiliano a La Gazzetta dello Sport – in passato abbiamo commesso degli errori ma ci siamo perdonati“. Un Ronaldo che non esclude neanche il ruolo da dirigente, ma anche in questo caso lo sponsor è d’obbligo: “Se un giorno Moratti tornerà presidente io ci sarò“.

Frase che si riallaccia a Jose Mourinho, su lui non ci sono dubbi sull’accoglienza che merita, un Triplete recente ma tanto lontano e un abbraccio con Moratti che di fatto fa diventare piccolissimo Thohir, nonostante le quote di maggioranza, ma davanti alla storia di grandi amori ci si dimentica del presente e si pensa al passato.

In tutto questo clamore passa quasi in secondo piano vincere con la Sampdoria, perché l’Inter non riesce ad essere banale e anche una settimana in ritiro viene dimenticata davanti alla presenza di due fenomeni in tribuna.

Impostazioni privacy