O Felipe o niente: Mancini si affida a Melo per la regia, ma la coperta è corta

Dopo le 3 giornate di squalifica per la follia di Inter-Lazio, è tornato in campo Felipe Melo. Prima uno spezzone nel finale con il Napoli, poi in campionato titolare con il Carpi e infine ieri in campo dall’inizio con la Juventus per circa 60 minuti. Escludiamo Napoli, che avrà giocato 6-7 minuti, Felipe è rimasto in campo tutta la partita domenica e ieri per 2/3 del match. In questi due incontri è stato chiaro il ruolo che Mancini affiderà a Melo nel futuro prossimo: sarà il brasiliano infatti il regista della squadra.

Con il Carpi nel centrocampo a due, era lui la mente della squadra, quella che faceva ordine, mentre Brozovic aveva il compito di svariare e attaccare in verticale senza palla. Ieri invece, in mezzo a Kondogbia e Medel, era il metronomo della squadra, che dettava i tempi e faceva girare la palla.

Considerando il parco centrocampisti a disposizione, Mancini ha fatto la scelta giusta, Felipe è quello sicuramente con il piede più educato, che a volte nasconde sotto tanta quantità e grande sostanza, ma è comunque un giocatore dal buon calcio. Sa giocare in mezzo al campo palla al piede, conosce le geometrie da dare alla squadra ed è capace di aiutare in mediana. Non un regista nel senso più puro del ruolo, ma un buon organizzatore di gioco, uno che sa gestire la palla con personalità.

Che sia centrocampo a tre o mediana a due, Melo sembra quindi imprescindibile. Ma chi vicino a lui? Se Mancini sceglie il 4-3-3, all’Inter restano 3 giocatori per due posti. Brozovic, mezz’ala autentica perfetta alla sinistra del regista e all’occorenza anche sull’altra sponda. Ma i problemi arrivano qui: con Kondogbia e Medel unici altri due centrocampisti a disposizione bisogna trovare una soluzione che non snaturi le caratteristiche dei due. Medel è il meno adatto a giocare mezz’ala. Lo abbiamo visto ieri come, oltre a tanta corsa e dinamismo, non ha proprio le caratteristiche per quella posizione. Kondogbia invece, ha finora giocato mezz’ala sinistra ma con alcuni limiti evidenti. Il francese è un mediano e da tale deve comportarsi.

Difficile insomma dare una posizione giusta in mezzo al campo ai giocatori con il 4-3-3. La soluzione migliore infatti sembra quella con la mediana a 2 e poi a scelta il 4-4-2 o il 4-2-3-1. Con Eder al finco di Icardi si potrebbe proporre anche questa soluzione, che vedrebbe Melo al fianco di uno tra Kondogbia, Medel o Brozovic. Saremmo molto curiosi di vedere Kondo in quella posizione, in cui ha sempre giocato e dove ha fatto vedere di valere tanto (magari non 35 milioni). L’Inter potrebbe trovare la sua quadratura del cerchio, sempre agli ordini del comandante Melo.

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