GdS – Felipe Melo (2/2): “Se vinciamo a Napoli è tanta roba. Ho battuto Messi a casa sua, non posso avere paura di Higuain…”

La Gazzetta dello Sport continua nella lunga l’intervista a Felipe Melo tra il calcio e la vita personale:

Al San Paolo una sfida tra chi gioca bene e chi no?
Se vinciamo è tanta roba, se pareggiamo dipende e anche se perdiamo bisogna vedere come…sicuramente in ogni caso nessuno ci toglierà l’autostima.

Anche Higuain come Balotelli va menato?
Su questa storia si è fatto un romanzo. Quella frase l’ho detta sorridendo per ribadire che Balotelli come Higuain sono giocatori fuori dal normale e bisogna dedicargli molta attenzione.

Considerando Allan e Jorginho dall’altra parte sarà un Argentina-Brasile?
Già vissuta e già vinta il 6 settembre nel 2009. Una goduria battere la squadra del più forte giocatore del mondo, Lionel Messi e del mio idolo Juan Sebastian Veron. 

Dopo Messi la paura di Higuain si riduce?
Paura di nessuno, sempre. Ma non c’è solo Higuain o un altro, c’è il Napoli e bisogna stare attenti. 

Poi Felipe passa a rispondere a domande sul passato e sulla cattiveria fatta e subito, ribadendo che mentre anni fa se la prendeva ora non ci fa più caso, come quando dissero di tutto dopo i Mondiali 2010. Questo succede perché di calcio ne parlano tutti. Chi ci capisce e chi no, chi è frustrato e chi non ha vinto niente. Io dalla scuola in poi ho sempre rispettato tutto e tutti. Mi hanno sempre insegnato a rispettare le regole.

Si torna al calcio:
Mancini del Gala e Mancini dell’Inter sono molto diversi?
Entrambi hanno una voglia matta di vincere. Ma quello di oggi fa lavorare di più.

Ci elenchi tre cose per cui l’Inter vale.
Sappiamo vincere insieme, siamo una famiglia e sappiamo soffrire in campo.

Da 1 a 10 quante possibilità ci sono di arrivare in Champions?
Non faccio né pronostici né promesse:
noi lavoriamo al 110%.

E per chiudere un botta e risposta:
Chi è il suo amico vero nel calcio?
Amauri.

Di che cosa ha paura?
Di perdere la gente che amo

E dopo aver  giustamente glissato sulla domanda postagli dal giornalista sugli attentati di Parigi e sulla possibile “Guerra di religione” , Felipe  ha chiuso così:

Felipe Melo ha molti nemici?
Non ho nemici.

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