Bilancio, la svolta di Thohir

Dopo una gestione finanziariamente non da manuale dell’era Moratti, in 18 anni sono state registrate perdite per quasi 1.5 mld di euro, l’Inter sta entrando sempre più in un’ottica diversa, quella del presidente Thohir. Secondo il magnate indonesiano, la società Inter va gestita come una normale s.p.a., valutando perdite, ricavi e progettando il futuro con un’idea di costante crescita e rafforzamento del brand.

È noto a tutti l’obbiettivo della parità di bilancio entro il 2019, obbiettivo verso il quale tutte le operazioni dall’insediamento del nuovo presidente in poi stanno andando. Dimentichiamoci quindi le spese esorbitanti di Moratti riparate da cospicui assegni nei Cda, si spende se si può, e queste spese devono essere investimenti che portano reali benefici alla società.

Come rivelano anche dei dati riportati da CalcioeFinanza.com in alcuni dei suoi approfondimenti, l’Inter è in continuo calo di ricavi da dopo il Triplete, tranne un leggero rialzo nell’ultimo anno, grazie al lavoro svolto da Thohir e i suoi esperti collaboratori. Tolto il capitolo stadio di proprietà, da cui il presidente non vuole prescindere, ma al momento stagnante in un limbo di burocrazia e parole rimangiate (Berlusconi), la società ha creato un piano per il futuro che secondo le stime e le conferme dell’allora dirigente Fassone, porterà i nerazzurri nel 2019 ad attestarsi tra i primi dieci club al mondo per fatturato, che dovrà intorno ai 300 milioni di euro all’anno. Come accennato sopra, l’Inter sta attuando una politica di pubblicizzazione del marchio impressionante anche a livello mondiale e più nello specifico asiatico, mercato individuato dai dirigenti come più adatto allo sviluppo futuro del brand, come la connessione con i tifosi tramite diversi social network di ultima generazione come Snapchat o con la nascita di diverse iniziative che fanno sentire il tifoso più vicino al club, quasi parte di una grande famiglia, nella quale tutti sono invogliati a investire e credere, comprando magliette, forniture ufficiali, andando allo stadio etc.

Le nuove strategie però non sono solo finanziarie, ma anche sportive, infatti la nuova dirigenza punterà moltissimo sul potenziamento del settore giovanile, che andrà valorizzato e capitalizzato, o con risultati sportivi o con ottime plusvalenze, i campioni vanno “fatti in casa”. Dove trovare i soldi? Thohir con un’abile azione finanziaria è riuscito ad ottenere nel 2013 un prestito di 200 min di euro da Goldman Sachs, che permettono investimenti e che sono stati usati anche per saldare precedenti debiti, ma che in qualche modo vanno restituiti, più precisamente versando dallo scorso ottobre ben 3 mln ogni tre mesi per circa 17 anni.

L’Inter non può permettersi di indebitarsi ancora e questo piano è stato anche presentato alla UEFA per limitare le sanzioni del fair play finanziario, quindi non può essere disatteso, la strada è quella giusta, ma siamo sicuri che però questi obbiettivi saranno raggiunti entro il 2019? Inoltre è dichiarato espressamente che la società ha programmato le stime contando i proventi delle coppe europee, nella scorsa stagione non raggiunte dalla squadra, meglio non dire a Mancini che senza coppe non sarebbe solo la panchina a traballare…

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