E’ uno dei membri del reparto più blindato d’Italia, è una delle sorprese più forti della Serie A, in America Latina e soprattutto in Colombia lo conoscono già avendo giocato una stratosferica Coppa America.
Jeison Murillo sabato sera, strappando una standing ovation a San Siro, ha recuperato 10 metri alla “freccia” giallorossa Gervinho ed è ormai considerato da tutti come l’erede di The Wall Walter Samuel. Ma non si è montato la testa, è rimasto quel bambino che ha messo per la prima volta la maglia nerazzurra all’interno di un Inter Campus in Colombia ed oggi corona il sogno di indossarla tra i grandi, per giocarsi trofei importanti.
Chi meglio di lui per rappresentare l’attività di solidarietà che svolge l’Inter ormai da molti anni?
Ed infatti, a margine dell’evento organizzato da Inter Campus in favore di “Missione Possibile Onlus”, partner in Cambogia, il difensore nerazzurro ha parlato ai microfoni di Inter Channel: “Io e Inter Campus? La vita ti offre tante opportunità. Ora l’Inter me la sta dando ed io me le giocherò fino in fondo. Non può che rendermi felice quello che la società, con questi progetti, sta facendo in Colombia ed adesso in Cambogia.
Per la grande vittoria di sabato contro la Roma, siamo tutti contentissimi, ma ovviamente non è merito solo della difesa, perché non difendiamo in quattro. Tutta la squadra si muove, si sacrifica ed ha il merito della vittoria. L’affetto dei tifosi è fantastico, ce lo dimostrano tutti i giorni. Ci hanno dato una spinta importante in queste partite, il loro supporto ci servirà per tutto il campionato”.
