GdS – La nuova arma in più dei nerazzurri: il turnover

Finché l’Inter vinceva le 5 gare iniziali si parlava di un Mancini con un blocco di fedelissimi cui difficilmente accantonava. Le gare con Bologna e Roma hanno invece aperto una sorta di cerchio della fiducia, con l’utilizzo di 20 giocatori in 8 giorni.

Scrive La Gazzetta dello Sport che conquistare la fiducia di Mancini non è facile, servono applicazione e continuità, ma oltre i fedelissimi in questa settimana hanno trovato spazio quasi tutti, mossa psicologica degna di un maestro, con tutti i giocatori che si sono rimessi in competizione, vedendo per esempio D’Ambrosio e Nagatomo giocare dall’inizio una gara fondamentale come contro i giallorossi, nonostante in panca c’era la presenza di Santon e Montoya come alternative.

Cosi, nella rotazione interista, si consente a tutti di mantenere alta la concentrazione, sfruttando il minimo calo di condizione e gestendo la rosa in base all’avversario da affrontare, poi con la competitività fra giocatori cresce anche il livello della squadra.

Dalla rosa presa dal sito restano fuori in 8, ma due portieri non giocano perché Handanovic è intoccabile, Vidic è infortunato, Manaj gioca poco perché diciottenne e poi restano lontano dal campo Gnoukouri, Dimarco, Dodò e Montoya, unico acquisto estivo che non trova spazio, visto che ancora deve comprendere le differenze tra calcio spagnolo e italiano, impresa non facile, come conquistare la fiducia di Mancini.

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