Brozo-Shaq, che succede? Grande calo di rendimento dei due acquisti di gennaio

Un pareggio contro il Chievo non può fare esultare un ambiente che continuare a restare sospeso fra la speranza di risalire la classifica e la constatazione che la gara decisiva, quella della svolta, non arriva mai. Però c’è pur sempre da dire che in una corsa punto a punto con le concorrenti per l’Europa peseranno moltissimo tutti i punti persi nelle partite sulla carta più agevoli ma almeno ieri poteva persino essere nullo il bottino a San Siro se il tiro di Biraghi al minuto 87′ fosse entrato in porta o se Paloschi all’ultima azione avesse trafitto Handanovic.

E’ paradossale difendere un punto ottenuto in casa col Chievo ma chissà, magari proprio quel punto potrà fare la differenza. Il calendario dell’Inter è forse il più insidioso fra le euro-pretendenti  ma i nerazzurri riescono a dare il meglio proprio contro le squadre di maggior livello che si giocano la partita a viso aperto, come accaduto con Roma e Udinese nell’ultimo periodo.

L’elemento forse più preoccupante del momento attuale della squadra di Mancini riguarda alcuni singoli e nello specifico Marcelo Brozovic e Xherdan Shaqiri. I due acquisti di gennaio avevano iniziato benissimo la loro esperienza in nerazzurro con il croato che si era inserito benissimo nel 4-3-1-2 del tecnico jesino e l’ex Bayern che aveva mostrato di avere una qualità oltre la media della squadra.

Nelle ultime settimane però i due hanno vissuto una netta involuzione che si spera legata solo al fatto di essere a fine stagione e dovuto al gioco claudicante della squadra. L’ex centrocampista della Dinamo Zagabria sembra aver perso la vèrve delle prime prestazioni e sembra quasi fuori condizione. Scarsa lucidità, poco movimento e gioco compassato che hanno avuto come risultato più di una partita vista dalla panchina.

Il fantasista svizzero in realtà ha visto pochissimo il campo nelle ultime settimane visto il grande momento di Hernanes che però ieri si è sgonfiato nuovamente. Nella mezz’ora giocata dal giocatore di origini kosovare si è visto solo qualche sprazzo del suo indiscusso talento ma non è abbastanza per uno della sua qualità che dovrebbe anche in poco tempo dare una svolta alla squadra, come fatto da Podolski ad esempio nella manciata di minuti giocata con la Roma.

Forse Mancini tornerà a dare la maglia da titolare a Shaqiri se il Profeta dovesse pagare l’ultimo periodo positivo in cui ha sempre giocato e probabilmente sarà anche più corretto valutarlo quando avrà a disposizione più minuti per incidere e tornare a fare la differenza come accaduto troppe poche volte finora.

In generale la speranza è comunque che questi mesi di adattamento servano a Brozo e Shaq a calarsi bene nell’ambiente e nell’idea di gioco di Mancini per esprimere il meglio del loro grande potenziale nella prossima stagione.

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